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  Editoriale Numero 10, Estate 2003   
Vini per l'EstateVini per l'Estate La Posta dei LettoriLa Posta dei Lettori  Sommario 
Numero 9, Giugno 2003 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 11, Settembre 2003

Vini per l'Estate


 L'estate è arrivata e le giornate si fanno più calde, i preparativi per le vacanze sono oramai ultimati e ci si appresta a partire verso quelle destinazioni che, si spera, saranno capaci di regalare momenti di riposo e di serenità. Almeno questo è quello che si aspettano le persone che hanno deciso di trascorrere l'estate altrove o possono concedersi un periodo di vacanza. Per tutti noi, appassionati di vino e del buon vino, magari poco ma comunque buono, indipendentemente dalla decisione presa su come e dove trascorrere la stagione estiva, sia a casa nella propria città, sia su spiagge assolate o nelle fresche brezze della montagna, di certo non ci dimentichiamo, a dispetto del caldo, di quel piacere che può regalarci un buon vino.

 Le giornate estive suggeriscono e fanno preferire le bevande fresche, che promettono con la loro invitante temperatura, un sollievo ai tormenti del caldo, e perfino l'alimentazione, giustamente, si adatta alle necessità dettate dalle condizioni tipiche della stagione estiva. Ecco allora che nelle nostre tavole cominciano ad abbondare preparazioni a base di verdure, in genere fresche insalate, i condimenti si fanno meno impegnativi, la cottura dei cibi diventa più semplice e i vini rossi, in particolare quelli corposi e “importanti”, generalmente abbinati con cibi elaborati e ricchi, vengono sostituiti da vini più leggeri. In questa stagione si registrano notevoli incrementi nei consumi dei vini bianchi e dei vini spumanti, soprattutto perché si servono ad una temperatura bassa, quindi più allettanti.


 

 Il vino bianco e gli spumanti sono praticamente un luogo comune dell'estate, spesso serviti anche a temperature fin troppo fredde, con il peccato di perdere, a queste basse temperature, anche le loro migliori caratteristiche, in particolare i profumi, attenuati e cancellati dal freddo rigido dei frigoriferi. Gli spumanti, con la loro briosa e gioiosa effervescenza, sembrano dissetare e appagare maggiormente durante le calde giornate estive e, in questa stagione, sono gli spumanti più giovani e freschi, specialmente quelli prodotti con il metodo Charmat, ad essere preferiti, generalmente, come aperitivi. Insieme a questi si registra anche un incremento nei consumi dei vini bianchi frizzanti, a conferma che durante le stagioni calde le bevande effervescenti sono quelle che riscuotono maggiore successo.

 Anche se in questi periodi i vini rossi vengono in genere “dimenticati”, spesso ci si dimentica anche di un'altra tipologia di vini che invece risulta molto gradevole e fresca, certamente adatta alla stagione estiva e non solo a questa: i vini rosati. Questi tipi di vini hanno da sempre pagato la colpa per il fatto di trovarsi in mezzo alle due tipologie di vini che comunemente si definiscono tali, bianchi e rossi, e per questo probabilmente non vengono mai considerati, anzi, spesso, e a torto, si definiscono addirittura come dei vini di minore qualità e di minore interesse. Raramente ci si ricorda dei vini rosati: è vero, non sono né bianchi né rossi, sono rosati, ma sempre e comunque vini. Eppure i vini rosati hanno delle caratteristiche tali e proprie da farli giustamente collocare fra i bianchi e rossi, quando un bianco è poco e un vino rosso è semplicemente troppo, il vino rosato offre quella giusta via di mezzo che si adatta in diverse circostanze. Inoltre sono vini che si consumano in genere giovani, quando possono esprimere una piacevole freschezza e fragranza nei profumi e negli aromi, si possono servire freddi, spesso alla temperatura di un vino bianco. Allora perché non ricordarsi anche di questi vini, magari, a partire proprio da questa estate? I vini rosati sono perfetti con molti piatti a base di pesce, in particolare le zuppe e gli arrosti.

 Se è vero che i rossi vengono “messi da parte” in estate, è anche vero che i rossi non sono tutti uguali. In genere, quando si pensa ai vini rossi, si pensa a vini di grande struttura, imponenti e robusti, eppure esistono tante uve a bacca rossa che producono vini leggeri, poco tannici e piacevolissimi da bere, soprattutto in estate. Come per i rosati, anche questi vini si possono servire a temperature basse, non certo come i vini bianchi, però comunque a temperature gradevoli nelle giornate calde, si abbinano perfettamente con la tipica alimentazione estiva e possiedono la fragranza e la freschezza della frutta, gusti e aromi certamente graditi con il caldo. Come per i rosati, anche questo genere di vini è spesso dimenticato e poco considerato, il peso dei grandi vini rossi li fa apparire come vini minori, senza ricordare che non sempre il vino robusto e imponente è adatto per tutte le circostanze. In fondo, il mondo del vino è bello e interessante anche grazie alle tante e innumerevoli tipologie disponibili.

 Comunque sia, anche in estate, non mancano di certo le occasioni per apprezzare i grandi vini rossi, spesso nei pasti serali, dove in genere ci si concede maggior tempo ad apprezzare la buona tavola, ci sono molti che non rinunciano al piacere di un buon bicchiere di rosso robusto, anche a scapito di un poco adatto abbinamento enogastronomico, ma si sa, coloro a cui piace il buon vino, quando si trovano difronte alle occasioni giuste, non se le lasciano mai sfuggire. L'importante, indipendentemente dai vini che sceglierete per trascorrere la vostra estate, è di ricordarsi sempre che la moderazione è il modo migliore per apprezzare l'affascinante mondo del vino.

 Augurando ai nostri lettori una felice estate, possibilmente in compagnia di un buon calice di vino, ricordiamo che nel mese di agosto prenderemo una pausa di un mese e che il prossimo numero di DiWineTaste sarà pubblicato a settembre, nel periodo in cui il mondo del vino, almeno quello dell'emisfero settentrionale, sarà in pieno fermento con le nuove vendemmie. Auguriamo anche a tutti i produttori che fino a qui ci hanno onorato della loro fiducia, una proficua vendemmia con la speranza, e non abbiamo certamente dubbi su questo, che saranno capaci di regalarci nuove emozioni espresse nella magia di un bicchiere. Buone vacanze a tutti e arrivederci a settembre!

 



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La Posta dei Lettori


 In questa rubrica vengono pubblicate le lettere dei lettori. Se avete commenti o domande da fare, esprimere le vostre opinioni, inviate le vostre lettere alla redazione.

 

Gradirei sapere quali vini rossi possono essere abbinati a piatti di pesce e serviti a temperatura fredda.
Claudio Daniele -- Vibo Valentia (Italia)
La fin troppo famosa regola che il pesce va abbinato con il vino bianco rappresenta, di fatto, esclusivamente la scelta più frequente, ma certamente non l'unica. Anche i vini rossi possono essere felicemente abbinati con molte preparazioni a base di pesce, in particolare con gli arrosti e le zuppe, specialmente quando sono ricche ed elaborate. Lo scarso successo e la poca diffusione dell'abbinamento dei vini rossi con il pesce è dovuta dal gusto “metallico”, in genere poco gradevole, che si percepisce in bocca e questo pare sia dovuto ad una reazione chimica fra i fosfati presenti nel pesce e le tracce di ferro legati ai tannini, in particolare ai pigmenti. L'abbinamento vino rosso e pesce è in realtà possibile a patto che si scelgano vini poco tannici, come per esempio il Pinot Nero, o che abbiano subito un tempo di macerazione sulle bucce piuttosto breve impedendo ai tannini di essere estratti. Sono inoltre adatti anche i vini rossi che hanno una discreta “freschezza”, vale a dire una buona acidità, caratteristica che in genere è presente nei vini poco tannici in modo da renderli comunque equilibrati. Se si valutano i prodotti disponibili sul mercato, ci si accorgerà che esistono moltissimi vini rossi poco tannici, una caratteristica che dipende sia dall'uva utilizzata, sia dalla tecnica di vinificazione. Se un vino è poco tannico, allora è anche adatto ad essere servito ad una temperatura bassa; i vini rossi vengono in genere serviti a temperature più alte proprio perché l'astringenza dei tannini viene esaltata con il freddo, pertanto una temperatura più alta li rende più “morbidi” e meno aggressivi. Un'altra validissima alternativa per l'abbinamento enogastronomico del pesce è offerta dai vini rosati, purtroppo poco considerati, non solo per l'abbinamento con il pesce, che in realtà sono estremamente versatili e piacevoli.



Qual'è la differenza fra il Sauternes e il Barsac?
Douglas Hamilton -- New Castle (Australia)
Questi famosi e pregiati vini prendono il nome dalle località in cui si producono, Sauternes e Barsac, nella zona a sud delle Grave di Bordeaux, Francia. Queste due località sono devote alla produzione di vini dolci le cui uve, grazie alle condizioni climatiche del luogo, vengono attaccate dalla muffa nobile, la cosiddetta Botrytis Cinerea. I due vini sono da considerarsi di eccezionale qualità e le uve con cui si producono sono le stesse, nella maggior parte Sémillon con aggiunte di Sauvignon Blanc e, talvolta, anche Muscadelle, mentre differiscono per la loro zona di produzione. Le due località si trovano sulle sponde del fiume Ciron, che termina il suo corso nel fiume Garonna, una condizione favorevole che consente lo sviluppo della preziosa muffa nobile. Fra i due comuni, Sauternes è il più grande e certamente anche il più famoso, mentre Barsac è decisamente più piccolo, ma non per questo meno prestigioso. Le uve colpite dalla Botrytis Cinerea vengono meticolosamente vendemmiate e quindi pressate in modo da ottenere il mosto che sarà successivamente fermentato e quindi affinato in botte per almeno due anni. Al termine di questo periodo, il vino viene imbottigliato e in genere venduto, oppure affinato ulteriormente nelle cantine dei produttori. Questi vini sono in genere molto longevi e possono arrivare anche oltre 30 anni di maturazione sviluppando caratteristiche straordinarie. Sia i Sauternes, sia i Barsac, non andrebbero mai consumati giovani, ma andrebbero affinati in bottiglia per almeno 10 anni in modo da potere apprezzare un concreto sviluppo delle caratteristiche organolettiche.






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