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  Gusto DiVino Numero 127, Marzo 2014   
Uomo, Vino e DegustazioneUomo, Vino e Degustazione I Vini del MeseI Vini del Mese  Sommario 
Numero 126, Febbraio 2014 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 128, Aprile 2014

Uomo, Vino e Degustazione

L'uomo svolge un ruolo fondamentale nella produzione e nella degustazione del vino, non solo interprete della vigna ma anche del calice

 Il vino è il prodotto di un'interazione complessa che si sviluppa fra la Natura e l'uomo, risultato di diversi fattori che si esprimono in forme e modalità distinte e tutti in funzione del vino da produrre. Ogni fattore, ogni singolo elemento che concorre alla produzione del vino svolge un ruolo nella determinazione della sua personalità, in funzione del modo e della forma del loro impiego. Di questi fattori, l'uomo rappresenta un elemento determinante nella produzione del vino, poiché consente e favorisce l'interazione fra i diversi elementi e la loro espressione. Interprete più o meno onesto e sincero di un complesso sistema, l'uomo conferisce al vino il proprio carattere e la propria visione viticolturale ed enologica, spesso plasmando il vino secondo la sua personale interpretazione.


 

 Il ruolo dell'uomo non si limita unicamente alla produzione. Il vino è prodotto destinato al piacere degli uomini, rappresentando, per certi aspetti e soprattutto in passato, un essenziale elemento di sussistenza. Come tale, è soggetto a ulteriore interpretazione, in un complesso sistema che coinvolge tutti i sensi dell'uomo, la sua emotività, personalità e cultura. Difficile stabilire, in base a questa considerazione, quale sia il migliore o il peggiore vino, poiché questo è intimamente legato a ciò che rappresenta per chi lo degusta e per la sua personale gratificazione. A tale proposito, sembra utile ricordare le parole del grande enologo francese Émile Peynaud, uno dei fondamentali padri dell'enologia moderna. «Siete voi (consumatori) che in un certo senso fate la qualità. Se ci sono vini cattivi è proprio perché ci sono dei cattivi bevitori. Il gusto è conforme alla rozzezza dell'intelletto: ognuno beve il vino che merita».

 Questa affermazione, che può sembrare esagerata e non condivisibile da molti, è vera anche per i vini buoni, oltre a sottolineare, nel bene e nel male, l'indiscutibile soggettività nella determinazione della qualità del vino. Questo è un principio che si applica sia ai consumatori sia ai produttori: ci sono vini cattivi perché ci sono produttori cattivi e consumatori cattivi che li acquistano. Quanto detto non rappresenta, ovviamente, una posizione assoluta. Si tratta di un'affermazione del tutto relativa e arbitraria, poiché ognuno - produttore o consumatore - ha la propria e personalissima opinione su cosa sia un vino buono o cattivo. Non solo: ognuno ha la propria e personalissima opinione su cosa deve essere il vino in funzione di valutazioni etiche, personali, organolettiche e culturali, in ogni caso condivisibili e contestabili da chiunque.


Uve rosse mature pronte per la
vendemmia: un fondamentale momento che celebra il rapporto fra l'uomo e il vino
Uve rosse mature pronte per la vendemmia: un fondamentale momento che celebra il rapporto fra l'uomo e il vino

 La determinazione della qualità di un vino, oggettiva o soggettiva, si esprime in un complesso processo che inizia dalla vigna e termina con i sensi di chi lo consuma. Ogni elemento o fattore coinvolto in questo processo è determinante ai fini della definizione della qualità di un vino e della sua interpretazione. Ogni modello di qualità è conforme ai criteri di riferimento che soddisfano la cultura e la definizione di vino nell'ambito di specifiche categorie di consumatori e produttori. Alcuni di questi riscuotono maggiore consenso di altri poiché rispondono a criteri di qualità accettati da un largo numero di produttori e consumatori, costituendo - di fatto - un modello di riferimento. Altri, ugualmente rispettabili e qualitativamente espressivi, trovano progressivamente minore apprezzamento in categorie più ristrette di produttori e consumatori.

 Il carattere e la personalità di ogni vino nascono dalla vigna e dal territorio dove questa è coltivata. Questi due fattori iniziali costituiscono - di fatto - un elemento di qualità teorica, poiché il potenziale qualitativo originale può essere alterato e trasformato in funzione della visione enologica del produttore. L'obiettivo è, in ogni caso, quello di produrre vino adottando pratiche viticolturali e tecniche enologiche in accordo a quello che il produttore ritiene eticamente e commercialmente proficuo per il mercato e i suoi clienti. Saranno queste due visioni a determinare, in larga parte, il destino delle uve e della successiva trasformazione in vino. Durante l'intero processo della produzione - dalla vigna alla bottiglia - ogni scelta, ogni operazione svolta dall'uomo determinerà in modo sostanziale la qualità del vino. A tale proposito è indispensabile ricordare che senza l'indispensabile intervento dell'uomo, il vino - in quanto tale - non potrebbe esistere.

 Iniziamo questo percorso dalla vigna, valutando alcuni dei più significativi elementi che determineranno inevitabilmente il viaggio del vino verso il calice. La scelta delle varietà da piantare nel vigneto rappresenta il primo fattore determinante ai fini del carattere di un vino. I diversi tipi di suolo offrono caratteristiche agronomiche specifiche e che influiscono sulla vita della vite e della sua uva. Non solo, l'apparato radicale - elemento fondamentale che consente anche di combattere i nefasti effetti della fillossera - influiscono in modo determinante sulla vite. Ogni apparato radicale possiede infatti caratteristiche specifiche e tali da assicurare l'approvvigionamento di nutrienti e di acqua alla vite in funzione del suolo dove questa è piantata. Questi tre elementi - suolo, vite e apparato radicale - determinano in larga parte la qualità delle uve e il successo agronomico della vite in un territorio.

 Il territorio, non c'è dubbio, svolge un ruolo fondamentale nell'espressione delle sue uve e dei suoi vini. Il modo con il quale l'uomo interagisce con il rapporto “vite-territorio” altera innegabilmente il risultato che si ottiene, spesso in funzione della sua visione enologica e del rispetto di questo sistema. Allo stesso modo, anche la scelta dei trattamenti fitosanitari, certamente indispensabili per la difesa delle vite, alterano il risultato e l'espressione dei vini che si possono ottenere da una vigna. Non da meno, il sistema di potatura della vite e il tipo di allevamento, influiscono sulle capacità produttive e sulla qualità dell'uva. Stessa considerazione vale per tutte le pratiche agronomiche che si operano in vigna, come la potatura verde, la defogliazione e il diradamento. Interventi che l'uomo opera nella vite con lo scopo di migliorare il prezioso frutto che diventerà vino.

 La conduzione agronomica del vigneto, un aspetto totalmente dipendente dall'intervento dell'uomo, rappresenta un fattore determinante che influirà sulla qualità e sull'espressione organolettica di un vino. Un fattore che determina, in larga parte, la diversità - spesso enorme - fra due vini prodotti nello stesso territorio e da vigneti confinanti, ma condotti in modo diverso dal punto di vista agronomico. Sempre parlando della vigna, anche il periodo di vendemmia influisce sul carattere del vino. Scelta non sempre semplice da compiere, sia a causa dell'andamento meteorologico dell'annata, sia per il compromesso fra maturazione fisiologica e tecnologica delle uve, in ogni caso, un fattore che influisce sul carattere del vino. La vendemmia, in particolare il momento della giornata e il tempo che trascorre dalla raccolta alla pigiatura delle uve, può influire sulla qualità del vino.

 Si arriva quindi in cantina e, anche in questo luogo, l'intervento dell'uomo influisce in modo sostanziale sul prodotto finale. Va detto che è proprio in cantina che si possono operare gran parte delle “magie” capaci di stravolgere il carattere e il destino di un vino, nel bene e nel male. La tecnologia enologica consente, infatti, di operare le opportune correzioni o alterazioni capaci di cambiare un vino. Non sempre questi interventi consentono di migliorare un vino: talvolta si verifica anche l'esatto contrario. Uve di alta qualità possono infatti essere trattate in modo non appropriato e in modo tale da perdere questa caratteristica, con il risultato di ottenere un vino mediocre. Allo stesso modo, da uve di mediocre qualità si può ottenere un vino, non di eccellente qualità, ma certamente migliore di quanto il potenziale delle uve può offrire. A volte, in cantina, si possono compiere autentici miracoli così come deprecabili scempi.

 Le scelte enologiche conferiscono al vino una personalità ben precisa e determinano il carattere organolettico in modo sostanziale. Qualunque sostanza aggiunta, ogni pratica applicata al mosto e al vino - indipendentemente da quanto queste sono considerate lecite e accettabili - definiscono in larga parte il suo carattere. Quantità di anidride solforosa - indispensabile per alcuni, deleteria per altri - volume e tipo di contenitori per la fermentazione e maturazione del vino, uso o meno di lieviti selezionati: sono solamente alcuni semplici esempi capaci di determinare lo sviluppo tecnologico e organolettico di un vino. Scelte che rappresentano indubbiamente il personale valore etico del produttore nel rispetto della propria visione del vino e del rapporto con il territorio, uve e cantina, ma che alterano in modo sostanziale il risultato finale e quello che sarà percepito nel calice.

 Il ruolo dell'uomo nella definizione del carattere e della personalità del vino non si conclude in cantina. Al termine del lavoro del produttore, quando il vino è finalmente immesso nel mercato e quindi acquistato, per la bottiglia e il suo contenuto inizia una nuova vita. Un destino che si realizza attraverso innumerevoli fattori, dal modo con il quale il vino è conservato e venduto, fino a come questo è consumato. Il vino, si sa, è un prodotto in continua evoluzione, seguendo idealmente il proprio ciclo di vita, fatto di gioventù e maturità, quindi di inesorabile declino. Il momento nel quale si stappa finalmente la bottiglia rappresenta una condizione specifica e irripetibile del vino che determinerà il suo apprezzamento. In particolare, le condizioni di degustazione, anche quelle prettamente tecniche - temperatura e calici su tutto - influiranno sulle qualità organolettiche del vino e della loro percezione.

 Infine, l'uomo determina il potenziale valore qualitativo del vino anche attraverso altri fattori. Lo stato emotivo, il contesto del consumo, la personale cultura e aspettativa verso il vino, saranno tutti determinanti per l'apprezzamento e la valutazione finale della bevanda di Bacco. Un vino tecnicamente ineccepibile può anche risultare del tutto insignificante quando non soddisfa le aspettative e il modello enologico di chi lo consuma. Si tratta, non da ultimo, anche di pregiudizi verso determinati vini e determinate pratiche viticolturali ed enologiche, che influiscono sulla percezione sensoriale ed emotiva di un vino. L'uomo, che è interprete del vino in ogni momento della sua evoluzione, avvalendosi del fondamentale ed essenziale contributo di Madre Natura, determina in larga parte il carattere del vino. L'obiettivo è sempre il medesimo: creare un vino capace di donare gratificazione sensoriale, etica, intellettuale, culturale, rituale e sociale di chi lo produce e di chi lo consuma.

 






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I Vini del Mese


 

Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
Vino con buon rapporto qualità/prezzo Vino con buon rapporto qualità/prezzo
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Teroldego Rotaliano Superiore Riserva Diedri 2010, Dorigati (Trentino, Italia)
Teroldego Rotaliano Superiore Riserva Diedri 2010
Dorigati (Trentino, Italia)
Uvaggio: Teroldego
Prezzo: € 20,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Teroldego Rotaliano Superiore Riserva Diedri si presenta con un colore rosso rubino cupo e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di amarena, prugna e melagrana seguite da aromi di violetta, mora, mirtillo, pietra focaia, vaniglia, cioccolato, tabacco e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e melagrana. Teroldego Rotaliano Superiore Riserva Diedri matura per 12 mesi in barrique a cui seguono 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne arrosto, Stufati e brasati di carne con funghi, Formaggi stagionati



Trento Brut Riserva Methius 2007, Dorigati (Trentino, Italia)
Trento Brut Riserva Methius 2007
Dorigati (Trentino, Italia)
Uvaggio: Chardonnay (60%), Pinot Nero (40%)
Prezzo: € 33,00 Punteggio:
Trento Brut Riserva Methius si presenta con un colore giallo paglierino chiaro e sfumature giallo verdolino, molto trasparente, perlage fine e persistente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di banana, mela e crosta di pane seguite da aromi di kiwi, acacia, lievito, pera, susina, pompelmo, nocciola, biancospino e accenni di vaniglia. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di banana, mela e kiwi. Una parte dello Chardonnay del vino base fermenta in barrique. Trento Brut Riserva Methius rifermenta in bottiglia sui propri lieviti per 5 anni.
Abbinamento: Pesce arrosto, Crostacei alla griglia, Paste e risotti con pesce, Carne bianca arrosto



Le Sughere di Frassinello 2010, Rocca di Frassinello (Toscana, Italia)
Le Sughere di Frassinello 2010
Rocca di Frassinello (Toscana, Italia)
Uvaggio: Sangiovese (50%), Merlot (25%), Cabernet Sauvignon (25%)
Prezzo: € 18,00 Punteggio:
Le Sughere di Frassinello si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di amarena, ribes e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, cioccolato, vaniglia, tabacco, macis ed eucalipto. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di amarena, ribes e prugna. Le Sughere di Frassinello matura in barrique per 12 mesi a cui seguono 9 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati



Rocca di Frassinello 2008, Rocca di Frassinello (Toscana, Italia)
Rocca di Frassinello 2008
Rocca di Frassinello (Toscana, Italia)
Uvaggio: Sangiovese (60%), Merlot (20%), Cabernet Sauvignon (20%)
Prezzo: € 38,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Rocca di Frassinello si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di prugna, amarena e ribes seguite da aromi di viola appassita, mirtillo, mora, vaniglia, tabacco, cacao, macis, cuoio e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di prugna, amarena e ribes. Rocca di Frassinello matura per 14 mesi in barrique a cui seguono 11 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati



Nero d'Avola 2010, Feudi del Pisciotto (Sicilia, Italia)
Nero d'Avola 2010
Feudi del Pisciotto (Sicilia, Italia)
Uvaggio: Nero d'Avola
Prezzo: € 16,50 Punteggio:
Questo Nero d'Avola si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di prugna, mora e viola appassita seguite da aromi di amarena, mirtillo, vaniglia, carruba, tabacco e cacao. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di prugna, mora e amarena. Questo Nero d'Avola matura in barrique.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne, Formaggi stagionati



L'Eterno 2011, Feudi del Pisciotto (Sicilia, Italia)
L'Eterno 2011
Feudi del Pisciotto (Sicilia, Italia)
Uvaggio: Pinot Nero
Prezzo: € 48,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
L'Eterno si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, prugna e lampone seguite da aromi di ciclamino, violetta, mirtillo, vaniglia, pepe rosa, cacao, tabacco ed eucalipto. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia, lampone e prugna. L'Eterno matura in barrique.
Abbinamento: Carne arrosto, Stufati di carne con funghi, Formaggi stagionati



Il Puro Bianco 2011, Villa Lupara (Campania, Italia)
Il Puro Bianco 2011
Villa Lupara (Campania, Italia)
Uvaggio: Falanghina
Prezzo: € 3,90 - 500ml Punteggio:
Il Puro Bianco si presenta con un colore giallo paglierino intenso e sfumature giallo paglierino, molto trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti e gradevoli che si aprono con note di susina, mela cotogna e biancospino seguite da aromi di nocciola, miele e pera. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di mela cotogna, susina e pera. Il Puro Bianco matura per 6 mesi in vasche d'acciaio ed è prodotto con uve da vendemmia tardiva.
Abbinamento: Pasta con pesce, Pesce alla griglia, Carne bianca arrosto



Il Puro Nero 2009, Villa Lupara (Campania, Italia)
Il Puro Nero 2009
Villa Lupara (Campania, Italia)
Uvaggio: Merlot (70%), Aglianico (30%)
Prezzo: € 3,90 - 500ml Punteggio:   Vino con buon rapporto qualità/prezzo
Il Puro Nero si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumatute rosso rubino, poco trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di prugna, amarena e ribes seguite da aromi di violetta, mirtillo, mora, tabacco, vaniglia, cioccolato e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e ribes. Il Puro Nero matura in barrique per 12 mesi a cui seguono 3 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne, Formaggi stagionati



Moscadello di Montalcino 2010, Tenute Silvio Nardi (Toscana, Italia)
Moscadello di Montalcino 2010
Tenute Silvio Nardi (Toscana, Italia)
Uvaggio: Moscato Bianco
Prezzo: € 20,00 - 500ml Punteggio:
Questo Moscadello di Montalcino si presenta con un colore giallo dorato chiaro e sfumature giallo dorato, trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di uva passa, albicocca secca e litchi seguite da aromi di canditi, mandorla, miele, scorza di agrume, salvia, lavanda e smalto. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di uva passa, albicocca secca e miele. Questo Moscadello di Montalcino matura per 6 mesi in barrique.
Abbinamento: Crostate di frutta, Pasticceria secca



Brunello di Montalcino Vigneto Manachiara 2007, Tenute Silvio Nardi (Toscana, Italia)
Brunello di Montalcino Vigneto Manachiara 2007
Tenute Silvio Nardi (Toscana, Italia)
Uvaggio: Sangiovese
Prezzo: € 50,00 Punteggio:
Brunello di Montalcino Vigneto Manachiara si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di amarena, prugna e viola appassita seguite da aromi di mirtillo, lampone, cacao, vaniglia, cuoio, liquirizia, rosa, macis, tabacco e mentolo. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di prugna, amarena e lampone. Brunello di Montalcino Vigneto Manachiara matura per 12 mesi in barrique, 12 mesi in botte e per oltre un anno in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Stufati e brasati di carne, Carne arrosto, Formaggi stagionati



Montefalco Rosso Riserva 2010, Fattoria Colleallodole - Milziade Antano (Umbria, Italia)
Montefalco Rosso Riserva 2010
Fattoria Colleallodole - Milziade Antano (Umbria, Italia)
Uvaggio: Sangiovese (65%), Sagrantino (15%), Merlot (15%), Cabernet Sauvignon (5%)
Prezzo: € 28,00 Punteggio:
Montefalco Rosso Riserva si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso rubino, abbastanza trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di prugna, amarena e mora seguite da aromi di violetta, lampone, ribes, vaniglia, tabacco, cioccolato e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di prugna, amarena e mora. Montefalco Rosso Riserva matura per 36 mesi in botte a cui seguono 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne con funghi, Formaggi stagionati



Montefalco Sagrantino Colleallodole 2009, Fattoria Colleallodole - Milziade Antano (Umbria, Italia)
Montefalco Sagrantino Colleallodole 2009
Fattoria Colleallodole - Milziade Antano (Umbria, Italia)
Uvaggio: Sagrantino
Prezzo: € 60,00 Punteggio:
Montefalco Sagrantino Colleallodole si presenta con un colore rosso rubino cupo e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di mora, amarena e violetta seguite da aromi di prugna, mirtillo, cacao, vaniglia, tabacco, cuoio, macis, pepe rosa, cannella e mentolo. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di mora, amarena e prugna. Montefalco Sagrantino Colleallodole matura per 18 mesi in botte a cui seguono 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Stufati e brasati di carne, Carne arrosto, Formaggi stagionati






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