![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Notiziario |
In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.
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I Vincitori del Concorso Enologico Nazionale dei Vini Rosati |
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«Il risultato di quest'anno premia ancora una volta e sempre di più una tendenza in ascesa di questa produzione - ha dichiarato l'assessore Fabrizio Nardoni - Lo diciamo da Otranto e dalla Regione che rappresenta il 40% della produzione nazionale di questa qualità e da un territorio che con le misure OCM Vino, con le misure sulla promozione del vino nei Paesi terzi, così come con il Concorso esercita da tempo una forte accelerazione su un andamento di mercato che può essere di ulteriore successo per i vini italiani e pugliesi in particolare». «Non nascondo l'emozione per le cinque medaglie che la Puglia porta a casa - ha dichiarato il senatore Dario Stefàno - accrescendo così la qualità competitiva dei campioni. Una bella gara che parla della nostra storia, con la partecipazione di tutte le regioni che hanno portato il proprio bagaglio di valori, di pratiche e di conoscenza. Una esperienza vincente in cui le nostre radici culturali e produttive divengono motori di crescita economica per le aziende ed i nostri territori». La cerimonia, condotta del giornalista RAI Attilio Romita, ha consacrato i migliori vini Rosati d'Italia, scelti tra 319 etichette di 245 cantine di tutte le 20 Regioni. Nella categoria Tranquilli DOC - DOP quest'anno vi è stata la affermazione dei vini lombardi, oltre alla conferma del solito Abruzzo. La medaglia d'oro è andata al Valtenesi DOP Chiaretto Ca'Maiol 2013 dell'Agricola Provenza di Desenzano del Garda (Brescia); l'argento al Cerasuolo d'Abruzzo DOP Unico 2013 della tenuta Ulisse di Crecchio (Chieti) e il bronzo al Valtenesi DOC Chiaretto Selene 2013 dell'azienda Civielle Sac di Moniga del Garda (Brescia). Molta Puglia, invece, nel medagliere dei Tranquilli IGT - IGP. Il Puglia IGT Susumaniello Rosato Tre Tomoli Rosa 2013 dell'azienda Vigna Flora di Saponari Filomena di Castellana Grotte (Bari) si è aggiudicato la medaglia d'oro, con una performance davvero notevole per un vino che è stato proposto per la prima volta all'ultima edizione del Vinitaly, prodotto con coltivazione biologica in circa 2000 bottiglie da un vigneto di appena tre tomoli. La medaglia d'argento è stata conquistata dal Terre di Chieti IGT Rosato Maylea 2013 della cantina abruzzese Orsogna di O.V. Orsogna Sca di Orsogna (Chieti) mentre quella di bronzo è andata al Puglia IGT Rosato 2013 della Polvanera di Gioia del Colle (Bari), azienda già medagliata per la stessa categoria nell'edizione 2012. Podio tutto emiliano per la categoria Frizzanti DOC -DOP: le cantine Lombardini di Novellara (Reggio Emilia) si sono aggiudicate l'oro con il Reggiano DOC Lambrusco Rosato Il Campanone 2013, mentre l'Emilia Wine di Arceto di Scandiano (Reggio Emilia) la medaglia d'argento con il Colli di Scandiano e di Canossa DOP Lambrusco Rosato Rosaspino 2012. Sul gradino più basso il Lambrusco di Sorbara DOP Rosato Rosa 2013 dell'azienda agricola Garuti Elio ed eredi Garuti Romeo di Sorbara di Bomporto (Modena). Entrambe le aziende vincitrici dell'argento e del bronzo sono vecchie conoscenze del podio del Concorso, avendo conseguito medaglie con i loro vini anche nella edizione dello scorso anno. Veneto e Puglia fanno man bassa nella categoria Frizzanti IGT - IGP. Si è aggiudicato la medaglia d'oro il Marca Trevigiana IGT Rosè Aura Letitiae 2013 dell'azienda agricola Manera Luigi di Castelfranco Veneto (Treviso); medaglia d'argento alla Puglia con il Valle d'Itria IGP Rosè Prosit 2013 della Cardone Vini Classici di Locorotondo (Bari) e bronzo al Veneto IGP Raboso Rosato 2013 dell'azienda agricola La Pracurte di Annone Veneto (Venezia). Ancora insieme le due Regioni sul podio nella categoria Spumanti DOC - DOP. Già nella edizione 2013 erano stati premiati i vini delle due cantine venete che hanno conquistato il primo e secondo posto, rispettivamente l'azienda agricola Benazzoli Fulvio di Pastrengo (Verona) con il Bardolino DOC Chiaretto Spumante Brut Ruffiano 2013 e l'azienda agricola Righetti Enzo di Cavaion Veronese (Verona) con il Bardolino DOC Chiaretto Spumante Brut 2013. La medaglia di bronzo, invece, è andata al Salice salentino DOC Spumante Brut Rosè Five Roses 2010 dell'azienda agricola Leone De Castris di Salice Salentino (Lecce). Infine, nella categoria Spumanti IGT e VSQ medaglia d'oro al Veneto, con il Manzoni Moscato Rosato Spumante Dolce 2013 dell'azienda agricola Ca'Salina di Valdobbiadene (Treviso); medaglia d'argento e di bronzo rispettivamente a Puglia e Lombardia, con il Negroamaro Spumante Extra Dry Rosè Melarosa 2011 delle Cantine Due Palme di Cellino San Marco (Brindisi) e il Pinot Nero Spumante Extra Dry Rosato Cuvée Eleonora Giorgi della cantina Giorgi di Canneto Pavese (Pavia), che già lo scorso anno aveva ottenuto con un suo vino la medaglia d'oro nella categoria Rosati frizzanti IGT - IGP. «Intravedo nel Rosato - ha concluso Palma D'Onofrio, madrina del concorso - un veicolo privilegiato per fare avvicinare al mondo del vino i consumatori del nord e dell'est Europa ancora poco educati e avvezzi al vino di qualità. È un vino fresco, beverino, profumato, un vero jolly sulla tavola di tutti i giorni, soprattutto in estate quando il pomodoro troneggia sulle nostre tavole». |
Chiara Lungarotti Top Woman in Italian Wine |
Chiara Lungarotti è la prima donna del vino italiano nella classifica Top 10 Women in Italian Wine, stilata da Tom Bruce Gardyne e pubblicata sul sito della rivista londinese The Drinks Business. Il magazine ha tracciato un profilo biografico delle dieci protagoniste raccontandone non solo il percorso formativo e professionale ma anche il loro costante impegno nella promozione e valorizzazione del territorio. Insieme all'umbra Chiara Lungarotti, che si è distinta per aver mantenuto le radici produttive dell'omonima cantina a Torgiano e a Montefalco: Silvia Franco (Nino Franco Spumanti - Veneto); Francesca Planeta (Planeta - Sicilia); Daria Garofoli (Casa Vinicola Gioacchino Garofoli - Marche); Gaia Gaja (Gaja - Piemonte); Josè Rallo (Donnafugata - Sicilia); Elena Martusciello (Il Grotta del Sole - Campania); Sabrina Tedeschi (Az. Agricola Fratelli Tedeschi - Veneto); Cristina Mariani May (Castello Banfi - Toscana) e Marilisa Allegrini (Allegrini Estates - Veneto). |
Il Prosecco Superiore Sostiene la Cultura |
Continua l'impegno del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene
Prosecco Superiore a sostegno della cultura. Dal premio Giorgio Lago ai
concerti del Conservatorio di Musica di Venezia, in programma anche questo
mese, il Consorzio ha dimostrato ancora una volta l'attenzione per l'arte in
tutte le sue forme. Dopo la collaborazione con la mostra Un Cinquecento
Inquieto in programma a Conegliano, si brinderà con il Conegliano
Valdobbiadene il 10 giugno, alla Fondazione Tiziano di Pieve di Cadore. Si tratta dell'ultima di una serie di iniziative intraprese dal Consorzio, tra cui l'appoggio dato al Festival Internazionale di Letteratura, Incroci di Civiltà di Venezia e a Classici Contro, progetto dedicato ai classici greci, in alcuni dei più bei teatri antichi e luoghi simbolo italiani ed europei. Lo stesso evento Vino in Villa, in programma il 18 maggio al castello di San Salvatore di Susegana, si è rivelato un'occasione per conoscere le bellezze architettoniche dell'area. Il titolo di questa edizione è stato, infatti, Il territorio si fa arte. L'occasione per scoprire le opere conservate in questa zona è stata offerta dalla mostra Un Cinquecento inquieto, organizzata da Civita Tre Venezie, che sarà ospitata, fino al 29 giugno, a palazzo Sarcinelli a Conegliano. Per tutto il periodo gli ospiti hanno potuto e potranno visitare le 25 opere in esposizione a cui si aggiungono, in un percorso turistico-culturale, una decina di altre opere distribuite tra Conegliano e dintorni, opportunamente segnalate in loco di modo da costruire un itinerario tematico. |
Premiati a Dozza i Migliori Albana Secco della Romagna |
Nei giorni scorsi all'Enoteca di Dozza si è svolta la premiazione della
seconda edizione dell'Albana Dèi, concorso enologico ovviamente dedicato al
Romagna Albana, ma solo nella versione secco, organizzato nell'ambito del
programma europeo Wines from the south of Europe - Mediterranean Wines. Tre le categorie premiate: due selezionate da una giuria tecnica composta da esperti di livello internazionale: l'Albana all'Antica, con profumi e sapori più rustici, e l'Albana dell'equilibrio, moderna e frutto di tecniche enologiche raffinate; una categoria, invece, promossa da una giuria popolare, l'Albana del Cuore. Ad aggiudicarsi la prima posizione tra gli Albana all'Antica, è stato il SabbiaGialla della Cantina San Biagio Vecchio di Faenza (Ravenna), vino frutto di una selezione di vecchi cloni di Albana, il cui mosto viene fatto macerare a freddo con le proprie bucce a temperature molto basse per estrarre profumi e struttura. Secondo posto per Campo Mamante della Cantina Braschi di Mercato Saraceno (Forlì-Cesena) e terzo a pari merito per Progetto 1 di Leone Conti e Santa Lusa Ancarani, entrambi delle colline faentine. Tra le Albana dell'Equilibrio, si è imposto il Codronchio del Monticino Rosso di Imola (Bologna), vino ottenuto da una vendemmia tardiva, raccolta a mano, un grappolo alla volta alla comparsa delle prime tracce di muffa nobile. Secondo posto per Compadrona Poderi delle Rocche di Dozza (Bologna) e terzo per l'Albana della Fattoria Paradiso di Bertinoro (Forlì-Cesena). Nella categoria Albana del Cuore, il cui verdetto era frutto dei risultati emersi giuria popolare mediati con quelli della giuria di esperti, si è imposto Compadrona Poderi delle Rocche di Dozza (Bologna), secondo Arcaica di Paolo Francesconi di Faenza (Ravenna) e terzo Santa Lusa di Ancarani, sempre di Faenza. Wines from the south of Europe - Mediterranean Wines è il programma europeo per la promozione dello Stile Mediterraneo nel consumo di vino. Il progetto, promosso dall'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna insieme a partner Consortium of Greek Wine Producers e Trakia Regional Wine and Vine Chamber (Bulgaria), punta a diffondere un consumo più consapevole del vino anche attraverso l'accrescimento culturale del consumatore e l'avvicinamento a varietà autoctone e tipiche del territorio come appunto l'Albana di Romagna. |
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