![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Notiziario |
In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.
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Arriva la DOCG per i Vini del Collio |
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«Il riconoscimento a cui puntiamo ci rende ovviamente molto orgogliosi - afferma Robert Princic, Presidente del Consorzio di Tutela - e credo di parlare a nome di tutto il Collio quando affermo che questo prossimo traguardo sarà una vittoria per tutto il territorio, la possibilità di legare a doppio filo la terra e i vini a cui dà vita». La denominazione di origine controllata e garantita è la massima qualificazione attribuibile ad un vino ed è un marchio di origine italiano che garantisce al consumatore l'area geografica di produzione. Oltre a rispettare tutti i parametri stabiliti dal disciplinare per i DOC, i vini DOCG sono soggetti a maggiori controlli a garanzia della massima qualità, visivamente riconoscibili con la fascetta (il contrassegno di Stato) sul collo delle bottiglie. Motore di ogni attività del Consorzio di Tutela è senza dubbio lo stretto legame con le sue genti che lavorano la terra e tutelano giorno dopo giorno il territorio, la consapevolezza di arricchire, attraverso la cura delle vigne, il patrimonio ambientale e sostenere la tutela del paesaggio. L'introduzione del disciplinare di produzione DOCG si inserisce così nella strategia di crescita dell'immagine e della peculiarità del prodotto contribuendo alla valorizzazione di tutto il patrimonio naturale del luogo. Di fatto la produzione Collio DOC ha da anni le caratteristiche della DOCG, infatti già adesso le rese per ettaro sono basse, garantendo la massima qualità. Le varietà, oggi riconosciute dal disciplinare in vigore, saranno le stesse, ma due sono le novità da non trascurare. La prima riguarda un Collio Gran Selezione, uvaggio 100% autoctono al vertice della piramide qualitativa delle future etichette, che sarà a base di Friulano (Tocai), con in percentuale minore la Malvasia e/o la Ribolla Gialla, e che avrà un periodo di invecchiamento di almeno 24 mesi. In altre parole un Collio bianco top. L'altra new entry sarà il Pinot Grigio Superiore, soggetto a una regolamentazione più restrittiva che prevederà una resa per ettaro inferiore e un periodo di vinificazione più lungo. Non dimentichiamo che a Gorizia già 170 anni fa si produceva Pinot Grigio e se ne analizzò il mosto il giorno 3 ottobre 1847, col pesa-mosto Wagner da poco brevettato. Le giornate di Enjoy Collio Time, sono state come un viaggio nel Tempo, che è il tema dell'evento di quest'anno, con l'idea di condividere con gli ospiti il passato, raccontare loro il presente e proiettare tutti verso il futuro del Collio. Alla stampa internazionale è stata data l'opportunità di assaggiare con il palato, di cogliere i profumi della primavera, di ascoltare i racconti dei produttori e di master of wine, di ammirare i luoghi, di provare quelle emozioni che i sensi e l'intuito possono trasmettere. Anche gli amanti del vino e del cibo sono stati soddisfatti con una degustazione dal tardo pomeriggio alla sera di sabato 17, sotto il Teatro tenda del suggestivo Castello di Gorizia e con itinerari guidati fra le colline vinifere. Perchè - come scrisse nel 1877 un raffinato produttore, a proposito dei vini goriziani del tempo - «le cose opportune bisogna ripeterle fino all'importunità», perseguitati e sedotti dalla bontà controllata e tra poco garantita dei vini del Collio. |
Rivoluzione Frascati: Per Chi Ha Voglia di Rimettersi in Gioco |
«Il nuovo corso dei vini di Frascati guarda molto ai giovani - afferma il
Presidente del Consorzio Paolo Stramacci, anche a nome di tutti i produttori
associati - saranno loro, privi del ricordo di un periodo di crisi che
indubbiamente abbiamo avuto, a valutare le nostre caratteristiche con la
dovuta apertura mentale e disponibilità. Perché è di questo che abbiamo bisogno
per ritrovare il giusto posizionamento per i nostri vini di qualità: curiosità,
voglia di scoprire senza pregiudizi, emozionarsi». «Ciascuna sezione del sito del Consorzio - continua Danilo Notarnicola, vicepresidente del Consorzio e soprattutto giovane produttore rappresentante anche lui della nuova generazione del Frascati - ha il giusto peso per dare un'immagine fedele e dinamica del nostro lavoro recente. In questa fase di lancio forniamo i dettagli sulla nascita e i progetti del Consorzio, sui vini, i vitigni, i comuni e le caratteristiche del nostro territorio, i disciplinari di produzione, la storia vitivinicola e l'influenza del Frascati in Italia e nel mondo, senza tralasciare indicazioni sulla ricchezza paesaggistica e culturale, e soprattutto il legame forte con la gastronomia dei Castelli e della vicina Roma. Ma questa è solo una base di partenza che, insieme a Facebook, Instagram, Twitter e altri social media che verranno, ci accompagnerà nel nuovo e stimolante viaggio che abbiamo appena iniziato». «Sappiamo di dover fare chiarezza sulla qualità dei vini che produciamo e sul grande territorio che rappresentiamo in Italia e nel mondo, colmando uno spazio che era rimasto pressoché vuoto, cioè quello del contatto diretto tra il Consorzio e il mondo della comunicazione che ruota intorno al web» aggiunge Paolo Stramacci. «Un contenitore funzionale e attuale in cui, oltre al dettaglio sui vini per i quali il Consorzio esercita la sua funzione di tutela e promozione, si può trovare il racconto di ciò che siamo diventati e dei nostri progetti futuri, dei legami col territorio, delle ricchezze naturali e artistiche, senza tralasciare la cultura gastronomica, ricordando anche quello che eravamo e lo spessore storico e culturale sul quale poggiamo». «Il nostro sito web sarà arricchito e aggiornato costantemente, per crescere e diventare un punto di riferimento prezioso per chi vorrà seguire l'evoluzione dei vini Frascati - perché molto stiamo facendo in questa direzione - e per divulgare le attività di degustazione aperte al pubblico e i risultati che testimoniano l'esponenziale crescita qualitativa che riguarda le aziende associate, e molto altro ancora. Riscontri concreti, coinvolgimento, condivisione di tutto ciò che ci gratifica e che sarà da stimolo per continuare su questa che, secondo noi, è la strada giusta». |
Jazz & Wine in Montalcino Compie Venti Anni |
Jazz & Wine in Montalcino compie vent'anni e per festeggiare un compleanno
tanto importante, il festival, che unisce la grande musica jazz e il vino di
qualità, presenta un programma strepitoso. Nel mese di luglio saranno tanti gli
artisti internazionali che arriveranno a Montalcino (Siena) per dare vita a
quella che ormai è una delle rassegne più longeve e conosciute nel panorama
musicale italiano: un progetto fortunato che nasce dalla collaborazione tra la
nota azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell'Alexanderplatz di Roma e
il Comune di Montalcino. Dedicato ai più diversi linguaggi del jazz, in occasione del ventennale il festival sarà caratterizzato da Aspettando Jazz & Wine, attesa anteprima con due appuntamenti che si terranno all'interno delle storiche mura di Castello Banfi. Il primo, giovedì 6 luglio, con il Giovanni Amato Quintet, nuovo progetto del trombettista, compositore e arrangiatore italiano che si esibirà con Gianluca Figliola (chitarra), Pietro Lussu (pianoforte), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria). Il secondo concerto di Aspettando Jazz & Wine sarà giovedì 13 luglio con il trascinante progetto ispirato a Frank Zappa, realizzato dalla Tankio Band e impreziosito dalla presenza di Napoleon Murphy Brock Brock (voce, sax tenore, flauto), front man dello stesso Zappa e interprete carismatico del suo universo musicale, con Riccardo Fassi (pianoforte, arrangiamenti), Manlio Maresca (chitarra), Pierpaolo Bisogno (vibrafono), Steve Cantarano (contrabbasso), Pietro Iodice (batteria). La ventesima edizione di Jazz & Wine in Montalcino prenderà il via martedì 18 luglio come tradizione nel meraviglioso Castello Banfi, dove Yakir Arbib, uno dei più grandi pianisti jazz internazionali, vero re dell'improvvisazione, si esibirà con Roberto Giaquinto (newyorkese d'adozione) alla batteria e Francesco Ponticelli al contrabbasso. Mercoledì 19 luglio il festival si trasferisce nella trecentesca Fortezza di Montalcino con la Jazz & Wine Orchestra diretta da Mario Corvini, una big band di 20 elementi nata per celebrare il binomio che ha reso questo festival famoso nel mondo. Sull'onda dei grandi festival americani, Jazz & Wine in Montalcino è l'unico festival italiano a vantare una propria orchestra stabile diretta da un grande direttore come Corvini. Un'idea del fondatore della kermesse Giampiero Rubei, realizzata con tenacia dal figlio Paolo. In questa edizione la Jazz & Wine Orchestra, si esibisce con due solisti d'eccezione. Nella prima parte sarà protagonista il trombone di Marcello Rosa con special guest Filippo La Porta (percussioni). Quindi il palco passerà a Stefano di Battista che con il suo sax dal blasone internazionale regalerà una performance dedicata al Be-Bop. Raffinate contaminazioni sonore che spaziano dal soul all'hip hop saranno il filo conduttore dell'appuntamento di giovedì 20 luglio quando alla Fortezza di Montalcino arriva il progetto Robert Glasper Experiment con Robert Glasper, due volte Grammy Award e promessa della scena mondiale (tastiere), Mark Colenburg (batteria), Casey Benjamin (sassofono), Burniss Traviss II (basso), Mike Severson (chitarra). La rassegna prosegue all'insegna dell'eleganza e sul palco sale un altro Grammy Award: venerdì 21 luglio alla Fortezza arriva il Roy Hargrove Quintet. Considerato uno dei più autorevoli trombettisti jazz al mondo Roy Hargrove, affiancato da Justin Robinson (sax alto, flauto traverso), Tadataka Unno (pianoforte), Ameen Saleem (contrabbasso) e Quincy Philips (batteria), propone un viaggio nel grande jazz internazionale. Le trombe uniche e trascinanti di Enrico Rava e Tomasz Stanko saranno protagoniste dell'appuntamento di sabato 22 luglio quando sul palco di Jazz & Wine, l'European Legends Quintet presenterà il nuovo progetto che lega i due artisti: musica scritta a quattro mani, per un jazz moderno, lirico ed emozionante. Con loro Dezron Douglas (basso), Gerald Cleaver (batteria) e Giovanni Guidi (pianoforte). Il gran finale della ventesima edizione è affidato domenica 23 luglio al pianoforte di Danilo Rea e al suo Something in our way, un viaggio di note ed emozioni nei grandi successi dei Beatles e dei Rolling Stones riletti dalla sensibilità di Rea. La Direzione Artistica è affidata a Paolo Rubei di Jazzin'Around by Alexanderplatz. Venti anni consecutivi in cui due piaceri così intimi e intensi nella suggestiva location della Fortezza di Montalcino, fanno si che il festival (da anni ormai entrato di diritto nel circuito internazionale dei grandi Jazz Festival) sia invidiato in tutto il mondo. la musica jazz e il grande vino di qualità, celebrano con crescente successo il loro entusiasmante incontro nella città simbolo del Brunello, Montalcino. Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle ore 21:45. |
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