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Contrasti di Piemonte Moscato Passito e Alto Adige Moscato Rosa PassitoDue profumatissimi vini dolci, dalla potente espressione aromatica di uva, a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese. Due vini d'eccellenza di Piemonte e Alto Adige |
Le uve aromatiche possiedono, innegabilmente, un fascino particolare. Non solo per essere le uniche del vastissimo patrimonio delle uve da vino a produrre vini che, nelle loro qualità sensoriali, esprimono direttamente i caratteri riconducibili al succo dell'uva, ma – soprattutto – per la loro rarità. Si deve infatti ricordare che, nel vastissimo mondo delle uve da vino, solamente tre – per alcuni, quasi quattro – appartengono al ristrettissimo gruppo delle cosiddette varietà aromatiche. Questa ristretta famiglia – è bene ricordarlo – è infatti composta dal Moscato, Gewürztraminer e Brachetto. A queste, secondo alcuni, si aggiungono un ristretto numero di uve appartenenti alla vasta famiglia delle Malvasie, le quali, è bene ricordare, possiedono caratteri organolettici tali da essere incluse nella famiglia delle varietà aromatiche pur tuttavia non avendo la forza e l'intensità delle prime tre. Queste uve si contraddistinguono inoltre per la pregevole versatilità enologica, poiché impiegate con successo per la produzione di innumerevoli stili di vino, dai secchi ai dolci prodotti da uve passite, compreso lo spumante. Per completezza, va detto che il Gewürztraminer non è generalmente utilizzato per la produzione di vini spumanti, ma è notoriamente e magnificamente utilizzato con enorme successo per la produzione di vini secchi da tavola e dolci da uve passite. La varietà più celebre e diffusa, appartenente alla famiglia delle cosiddette aromatiche, è certamente il Moscato, uva che si coltiva in numerosi paesi vitivinicoli del mondo – in particolare quelli dell'Europa – Italia compresa, dove è presente in numerose regioni. Il Moscato Bianco, per esempio, è pressoché presente in ogni regione d'Italia e, fra queste, innegabilmente, il Piemonte è la regione nella quale questa celebre uva aromatica raggiunge maggiore notorietà e diffusione. Un altro famoso membro di questa famiglia – sebbene con una diffusione decisamente più limitata – è il Moscato Rosa, dai profumi esuberanti e inebrianti, praticamente presente solo nell'area nordest dell'Italia, in particolare nell'Alto Adige. Questa regione, infatti, è giustamente considerata la patria del Moscato Rosa e qui si esprime a livelli di sublime finezza, soprattutto nella versione prodotta da uve appassite.
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Se c'è una regione italiana nella quale il Moscato Bianco è regina, questa è certamente il Piemonte. Il primo vino da uva Moscato Bianco e che si associa a questa regione è, innegabilmente, quello prodotto nel territorio di Asti, caratterizzato da profumatissime bollicine. Sebbene sia questo lo stile più celebre del Moscato Bianco in Piemonte, in realtà in questa regione si producono anche altri stili, in particolare quello dolce prodotto con uve passite. A tale proposito, va detto che negli ultimi anni si registrano anche vini da tavola secchi prodotti con quest'uva oltre al recente Asti Moscato Secco, uno spumante che si aggiunge al tradizionale stile dolce. Come già detto, in Piemonte il Moscato è prodotto anche è nello stile dolce da uve appassite, un vino che è riconosciuto a Denominazione d'Origine Controllata (DOC) e la cui produzione è ammessa in gran parte della regione. Questo vino rientra infatti nella vasta denominazione regionale Piemonte, sebbene la produzione sia riservata alle sole aree nelle provincie di Asti, Alessandria e Cuneo. Il Moscato Bianco è una delle varietà più antiche che si conoscano, uva di enorme fascino e che ha riscosso ovunque e in ogni era della storia un notevole successo e apprezzamento. I suoi vini si caratterizzano per l'intensa e potente carica sensoriale tale da ricordare direttamente il succo fresco dell'uva – qualità fondamentale di ogni varietà aromatica – tale da incontrare facilmente il favore dei consumatori. Il Moscato Bianco, in accordo alle testimonianze storiche scritte, è coltivato in Piemonte già dal 1300 e, da quel momento, assume progressivamente per la viticoltura piemontese un ruolo di primaria importanza, tanto da essere continuamente citato in diversi documenti, così come diffondersi in quasi tutte le zone della regione. La fama e l'apprezzamento dei suoi vini in Piemonte ha sempre goduto della massima considerazione, spesso citato come uva capace di produrre vini di eccellente qualità e pregio. Il Moscato Bianco in Piemonte deve la sua massima notorietà agli stili frizzante e, successivamente, spumante, una pratica enologica che comunque, in questa regione, vanta oltre cento anni di storia documentata. Da queste uve appassite, infine, si ricava un pregevole vino dolce, generalmente vinificato in contenitori inerti proprio per esaltare e preservare maggiormente le qualità aromatiche dell'uva.
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Fra le eccellenti produzioni vinicole dell'Alto Adige, il Moscato Rosa ricopre una posizione rilevante e di assoluto prestigio. Questa varietà – appartenente alla vasta famiglia delle uve moscato – si distingue per i suoi vini caratterizzati, oltre al piacevole profumo dell'uva che è tipico delle uve appartenenti a questa famiglia, dallo spiccato profumo floreale della rosa. Č infatti questa caratteristica olfattiva che ha determinato il nome della varietà, poiché il colore dei suoi acini è analogo alle uve a bacca rossa – quindi, non rosa – e il colore dei vini che produce è decisamente e altrettanto rosso. L'origine del Moscato Rosa è greca, tuttavia non è del tutto chiaro come sia arrivato in Alto Adige, territorio dove oggi, innegabilmente, si producono i migliori vini con questa varietà. Si deve notare, infatti, che il Moscato Rosa è presente anche in altre regioni d'Italia – Trentino e Friuli Venezia-Giulia, in particolare – ed è inoltre presente in Croazia dove è considerata varietà autoctona. Secondo alcuni, infatti, il Moscato Rosa è stato introdotto in Alto Adige dalla Croazia, qui conosciuto come Muskat Ruza Porecki. Si ritiene che il Moscato Rosa dell'Alto Adige sia in effetti la varietà presente in Croazia e qui introdotta alla fine del 1800, poiché le due varietà risultano analoghe. Secondo un'altra ipotesi, il Moscato Rosa sarebbe stato in realtà introdotto in Alto Adige dalla Sicilia, sempre verso la fine del 1800. In Alto Adige questa uva è comunemente detta Rosenmuskateller, a causa del bilinguismo esistente nella regione e che vede preferenzialmente l'uso del tedesco. La produzione del Moscato Rosa in Alto Adige riguarda generalmente vini dolci, più comunemente da uve appassite, tuttavia non mancano casi di stili secchi, parimenti interessanti e di pregio. Č lo stile dolce prodotto da uve appassite a contraddistinguere oggi maggiormente la produzione vinicola del Moscato Rosa e, a tale proposito, lo stile prodotto con uve appassite – in accordo al disciplinare – deve avere una gradazione alcolica minima del 16%. La vinificazione di questo vino dolce – sebbene il disciplinare di produzione non indichi tecniche specifiche – è generalmente condotta in contenitori inerti con lo scopo di conservare ed esaltare le sue qualità aromatiche, in modo particolare la nota floreale di rosa.
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Possiamo dare inizio alla degustazione per contrasto di questo mese e, prima di versare i vini nei rispettivi calici, provvediamo alla scelta delle bottiglie oggetto della nostra analisi. Piemonte Moscato Passito e Alto Adige Moscato Rosa Passito sono vini relativamente facili da reperire nel mercato, pertanto acquistabili in qualunque enoteca o negozio con un buon assortimento. Per entrambi i vini, faremo attenzione alla tecnica enologica utilizzata per la maturazione. Ci assicureremo – quindi – che sia il Piemonte Moscato Passito sia l'Alto Adige Moscato Rosa Passito siano stati vinificati esclusivamente in contenitori inerti, quindi non maturati in botte. Questa scelta, com'è facilmente intuibile, consente di apprezzare in modo più chiaro e netto l'espressione aromatica delle uve. Per quanto concerne la scelta dell'Alto Adige Moscato Rosa Passito, faremo attenzione alla sua composizione. Va detto, come spesso accade per la maggioranza dei vini DOC definiti in etichetta come mono-varietali, che il Moscato Rosa deve essere presente per un minimo dell'85%. Ci assicureremo pertanto che sia prodotto con Moscato Rosa in purezza. I due vini appartengono all'annata più recente disponibile nel mercato e sono serviti in calici da degustazione alla temperatura di 15 °C. Versiamo finalmente i due vini nei rispettivi calici da degustazione e procediamo con la valutazione dell'aspetto, iniziando dal Piemonte Moscato Passito. Incliniamo il calice sopra una superficie bianca – è sufficiente un foglio di carta – e osserviamo la base del vino nel fondo del calice. Il Piemonte Moscato Passito si presenta con un colore giallo ambra brillante e intenso, ponendo un oggetto a contrasto fra il calice e la superficie bianca, rileviamo una buona trasparenza. Osserviamo ora il vino all'estremità del calice, verso la sua apertura, nel punto dove la massa liquida si fa sottile. Osserviamo un colore giallo ambra, del tutto simile alla tonalità primaria del vino. Passiamo ora alla valutazione dell'aspetto dell'Alto Adige Moscato Rosa Passito e, come per il vino precedente, incliniamo il suo calice sopra la superficie bianca. Osservando la parte inferiore del vino, si rileva un bellissimo colore rosso rubino chiaro e brillante, con una trasparenza moderata. La sfumatura del vino altoatesino – osservata all'estremità della massa liquida, in prossimità dell'apertura del calice – evidenzia una tonalità rosso rubino, talvolta tendente al rosa ciliegia. Benvenuti nell'esuberante mondo dove tutto profuma di uva. Il Moscato è la varietà che, più di ogni altra, esprime con maggiore purezza l'affascinante profumo dell'uva fresca. Nelle altre varietà aromatiche – Gewürztraminer e Brachetto – il profumo dell'uva, certamente molto intenso e in chiara evidenza, è accompagnato da altri aromi caratteristici delle varietà e che si esprimono in pari forza e potenza. Nel Gewürztraminer, infatti, si percepiscono, oltre a quello dell'uva, potenti aromi di rosa gialla e frutti tropicali; nel Brachetto, invece, percepiamo insieme all'uva anche i profumi di rosa e fragola. Nel Moscato Bianco, invece, il profumo dell'uva è chiaramente più puro e intenso, nonostante sia comunque accompagnato da altre sensazioni olfattive, come pesca, banana e salvia. Condizione olfattiva diversa, ovviamente, quella del Moscato Rosa che, nonostante l'aroma dell'uva sia intenso e potente, qui è sempre e comunque accompagnato dal profumo floreale della rosa. Questa caratteristica floreale – infatti – è la ragione primaria del nome di quest'uva. Nelle vini prodotti con uve Moscato passite, la potenza del profumo dell'uva è sempre in primaria evidenza, tuttavia, in questi casi, l'aroma è direttamente riconducibile all'uva appassita e non più a quello del succo d'uva fresco. Riprendiamo la degustazione per contrasto di questo mese, analizzando i profili olfattivi di Piemonte Moscato Passito e Alto Adige Moscato Rosa Passito. Il primo vino che prendiamo in esame, come nella fase precedente, è quello piemontese. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza rotearlo, effettuiamo la prima olfazione così da apprezzare l'apertura del vino, cioè la valutazione dei suoi profumi primari. Dal calice emerge, intenso e pulitissimo, il potente profumo aromatico dell'uva appassita a cui segue gli altrettanto piacevole profumi di albicocca secca e scorza di agrume candita. Roteiamo adesso il calice – operazione che favorisce lo sviluppo degli altri profumi – e procediamo con la seconda olfazione, mantenendo il calice inclinato. Il Piemonte Moscato Passito completa il suo profilo olfattivo con confettura di pesche, miele, dattero, fico secco, lavanda e salvia, oltre a una piacevole sensazione nella quale riconosciamo il litchi. Passiamo ora alla valutazione dell'apertura dell'Alto Adige Moscato Rosa Passito. Al naso possiamo percepire, anche in questo caso, intenso e potente, il profumo dell'uva appassita al quale si unisce, altrettanto potente, il profumo della rosa oltre a fragola e lampone. Dopo avere roteato il calice, il profilo del vino si completa con geranio, ciliegia, mora e violetta, spesso accompagnati da una piacevole sensazione nella quale riconosciamo il muschio. Passiamo alla valutazione dei profili gustativi dei due vini, iniziando – come nelle fasi precedenti – dal Piemonte Moscato Passito. Prendiamo il primo sorso del vino così da valutare il suo attacco, cioè le sensazioni iniziali e distintive che il vino esprime in bocca. Il Piemonte Moscato Passito si fa subito notare in bocca per la sua spiccata dolcezza che si associa all'apprezzabile morbidezza. L'equilibrio del vino è assicurato dall'effetto dell'acidità, ben in evidenza ed efficace a equilibrare le sensazioni di dolcezza e morbidezza. L'effetto dell'alcol è parimenti percettibile, una sensazione che accentua ulteriormente la morbidezza del vino. In bocca si percepiscono i sapori di uva passa, albicocca secca, confettura di pesche e dattero, con buona corrispondenza con il naso. Passiamo ora alla valutazione dell'attacco dell'Alto Adige Moscato Rosa Passito e prendiamo quindi il primo sorso di questo vino. In bocca percepiamo, anche in questo caso, l'evidente dolcezza unita alla morbidezza, prontamente equilibrate dall'efficace effetto della freschezza conferita dall'acidità. La percezione dell'alcol è chiaramente inferiore rispetto al vino piemontese, caratteristica che mette in maggiore evidenza l'acidità. In bocca si percepiscono i sapori di uva passa, fragola, lampone e ciliegia. Per quanto concerne la struttura, entrambi i vini sono caratterizzati da buon corpo, tuttavia la struttura del Piemonte Moscato Passito è generalmente superiore a quella dell'Alto Adige Moscato Rosa Passito. Procediamo alla fase finale della nostra degustazione per contrasto, valutando quindi le sensazioni che i due vini lasciano in bocca dopo la deglutizione. In modo particolare, prenderemo in esame la persistenza gusto-olfattiva, fattore primario della qualità di un vino. Il finale del Piemonte Moscato Passito è persistente, spesso misurabile oltre i dieci secondi di tempo, lasciando in bocca una piacevole sensazione di dolcezza e morbidezza alle quali si contrappone l'essenziale effetto della freschezza conferita dall'acidità. Si continuano a percepire – netti e intensi – i sapori di uva passa, albicocca secca, confettura di pesche e litchi. Il finale dell'Alto Adige Moscato Rosa Passito è parimenti persistente – anche in questo vino, spesso, la persistenza è misurabile oltre i dieci secondi di tempo – in bocca si percepiscono le sensazioni di dolcezza e morbidezza, in perfetto equilibrio con la sensazione di freschezza conferita dall'acidità. Si percepiscono, inoltre, i sapori di uva, fragola, lampone e ciliegia. Prima di concludere la degustazione, poniamo i due calici vicini e procediamo con un'ultima olfazione. Si noti come la sensazione dell'aroma di uva sia ben riconoscibile in entrambi i vini, sebbene sia modulato, nella sua espressione, dai profumi specifici dei due vini.
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I Vini del Mese |
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Legenda dei punteggi![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
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Sicilia Grillo Chardonnay Ninfea 2017 |
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Alcesti (Sicilia, Italia) | |
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Prezzo: € 12,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Sicilia Nero d'Avola Cabernet Sauvignon Narkè dei Poeti 2017 |
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Alcesti (Sicilia, Italia) | |
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Prezzo: € 11,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
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San Gimignano Vin Santo 2008 |
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Guicciardini Strozzi (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 20,00 - 500ml | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Millanni 2015 |
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Guicciardini Strozzi (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 32,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Frasca 2016 |
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Fattoria Varramista (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 25,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Varramista 2002 |
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Fattoria Varramista (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 54,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Notturno dei Calanchi 2016 |
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Paolo e Noemia d'Amico (Umbria, Italia) | |
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Prezzo: € 30,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Atlante 2015 |
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Paolo e Noemia d'Amico (Umbria, Italia) | |
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Prezzo: € 36,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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