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Contrasti di Trentino Marzemino e Falerno del Massico RossoTrentino e Campania a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese nell'espressione delle uve Marzemino, Aglianico e Piedirosso. |
Trentino e Campania sono due regioni decisamente diverse, non solo in termini geografici ma anche dal punto di vista viticolturale ed enologico. Nella prima l'ambiente e il clima sono prevalentemente di alta collina e montagna, nella seconda il panorama è prevalentemente collinare, degradando verso le zone litorali. In Campania, com'è ben noto, non mancano nemmeno i territori caratterizzati dalle montagne e, in molte di queste, si pratica la viticoltura da tempo immemore. La vocazione viticolturale ed enologica di Trentino e Campania, evidentemente, si differenzia in modo sostanziale e notevole soprattutto per le varietà di uve che si coltivano nei rispettivi vigneti. In entrambe le regioni troviamo una ricca presenza di varietà autoctone e, sia in Trentino sia in Campania, costituiscono un elemento fondamentale e identitario per i vini delle rispettive regioni. La presenza di varietà internazionali, tuttavia, è decisamente diversa e, in questo senso, evidentemente distante. In Trentino, infatti, oltre all'importante presenza di varietà autoctone, nei vigneti sono presenti anche molte delle uve cosiddette internazionali, un fenomeno decisamente ampio e oramai radicato nella cultura enologica locale da decenni. In Campania, invece, la viticoltura si basa prevalentemente sulla coltivazione e vinificazione di varietà autoctone, mentre la presenza delle uve internazionali e decisamente marginale. Nella degustazione per contrasto di questo mese prendiamo in esame due vini delle rispettive regioni prodotti con uve autoctone. Nel caso del Trentino, si tratta di un vino prodotto con il Marzemino – importante e celebrata varietà a bacca rossa della regione – che confronteremo con un altrettanto vino rosso della Campania, in questo caso prodotto in un'importante denominazione della regione, composto da Aglianico e Piedirosso. Vini e uve decisamente diversi anche nella produzione enologica: monovarietale per il vino del Trentino, multivarietale per quello della Campania.
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Il Marzemino è innegabilmente una delle uve – e vini – più celebri e conosciuti del Trentino-Alto Adige. Complice anche la celeberrima citazione di Lorenzo Da Ponte che rese questo vino immortale. È storia nota, infatti, che il celebre librettista veneto, nell'altrettanto celebre opera Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, fece esclamare al protagonista – Don Giovanni, appunto – la richiesta rivolta al servo Leporello Versa il vino! Eccellente Marzimino!. Era il 1787 e i vini di quest'uva erano certamente ben apprezzati, con molta probabilità in Veneto, terra dove nacque, appunto, Lorenzo Da Ponte. Una testimonianza che potrebbe rafforzare l'ipotesi dell'origine del Marzemino in questa regione – il Veneto – dove era certamente conosciuto prima di giungere in Trentino. Va detto, infatti, che l'origine del Marzemino non è del tutto chiara, tuttavia le notizie storiche di cui si hanno conoscenza lo collocano spesso in Veneto. Secondo alcuni, infatti, il territorio di Padova è considerato come il luogo d'origine di quest'uva, altri invece suppongono sia originario della Carinzia, sebbene un documento del 1600 – ritrovato in Germania – fa riferimento a un Marzemino di Bassano del Grappa, sempre in Veneto. Anche l'origine del nome non è del tutto chiara. Per alcuni deriva dal tardo latino Marzarimen cioè grano di marzo a sottolineare la piccola dimensione dei suoi acini. Il Marzemino è prevalentemente associato al Trentino – dove è considerata come varietà autoctona – tuttavia è presente anche nei vigneti di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia. Oggi si ritiene che il Marzemino sia originario dell'Asia Minore, introdotto nel 1600 in Veneto grazie alle attività commerciali della Repubblica di Venezia, quindi in Trentino. In questa regione il Marzemino è prevalentemente coltivato nelle zone meridionali del Trentino, in modo particolare nella Vallagarina, Isera e Ziresi, nei pressi di Rovereto. In accordo al disciplinare di produzione Trentino DOC, il Marzemino è prodotto anche negli stili superiore e riserva.
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Quando si pensa ai vini di questa importante denominazione d'origine della Campania – in provincia di Caserta – il legame con quelli dell'antica Roma è pressoché inevitabile. Proveniva infatti da queste terre il vino più celebre e celebrato ai tempi degli antichi romani, ricercato e apprezzato tanto da farlo divenire leggendario: il Falernum. Questo territorio era celebre a quei tempi come Ager Falernus, inequivocabile segno dell'elevatissima vocazione e fertilità delle sue terre, non solo per la coltivazione della vite e produzione di vino. L'origine del Falernum si perde nella notte dei tempi, fra leggende e miti, compresa la benevolenza del dio romano Bacco che trasformò le pendici del monte Massico in floridi e prodigiosi vigneti capaci di produrre il celebre e leggendario vino. Quello che è certo, invece, in queste terre la viticoltura è praticata da tempo immemore. Si ritiene che la coltivazione della vite in questo territorio sia stata avviata dai colonizzatori greco-micenei, successivamente sviluppata dagli etruschi, infine dagli antichi romani. Oggi il Falerno del Massico è territorio riconosciuto a Denominazione d'Origine Controllata e il relativo disciplinare prevede la produzione di vini rossi, bianchi e monovarietale da uva Primitivo in prevalenza. Lo stile bianco è prodotto principalmente con Falanghina, mentre il rosso – che prendiamo in esame nella nostra degustazione – nasce dall'unione delle uve Aglianico e Piedirosso, conosciuto in Campania come pere 'e palummo, cioè piede di colombo a causa del colore rosso del rachide e del peduncolo. Il Falerno del Massico Rosso – del quale è previsto anche lo stile riserva – è prodotto con Aglianico per un minimo del 60% e Piedirosso per un massimo di 40%. L'eventuale restante parte può essere costituita da varietà a bacca rossa ammesse nella regione Campania. A tale proposito, va osservato che la maggioranza del Falerno del Massico Rosso è prodotto esclusivamente con Aglianico e Piedirosso.
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La reperibilità dei due vini che valuteremo nella degustazione per contrasto di questo mese è relativamente semplice, poiché si tratta di bottiglie che vantano un buon numero di esemplari nei rispettivi territori. Non è infatti improbabile vederli negli scaffali della grande distribuzione – soprattutto il Trentino Marzemino – e sicuramente di facile reperibilità presso qualunque enoteca ben fornita. Parlando della tecnica di vinificazione, va detto che, in termini generali, il Trentino Marzemino è sovente maturato in contenitori inerti, mentre il Falerno del Massico Rosso è preferenzialmente maturato in botte, compresa la barrique. Dovremo pertanto considerare questo importante fattore enologico al momento della valutazione dei due vini, cercando di filtrare quanto più possibile le sensazioni riconducibili alla maturazione in legno. Per quanto riguarda la composizione, in considerazione dei rispettivi disciplinari di produzione, sceglieremo un Trentino Marzemino prodotto esclusivamente con questa varietà, mentre per il Falerno del Massico Rosso si preferirà una bottiglia prodotto con Aglianico e Piedirosso. I due vini sono serviti in calici da degustazione alla temperatura di 18 °C. Versiamo Trentino Superiore e Falerno del Massico Rosso nei rispettivi calici e diamo finalmente inizio alla degustazione per contrasto di questo mese. Il primo vino del quale prendiamo in esame l'aspetto è il Marzemino. Incliniamo il calice sopra una superficie bianca – è sufficiente un foglio di carta – e osserviamo la base. Il colore del vino trentino è rosso rubino intenso, spesso cupo, mentre osservando la sua estremità, verso l'apertura del calice, possiamo chiaramente rilevare un colore rosso porpora. La trasparenza del Trentino Marzemino – valutata ponendo un oggetto a contrasto fra il calice e la superficie bianca – è decisamente ridotta. Passiamo ora alla valutazione dell'aspetto del Falerno del Massico Rosso e, mantenendo il calice inclinato sopra la superficie bianca, osserviamo la base. Anche in questo caso si rileva un colore rosso rubino intenso e brillante, mentre la sfumatura – osservata verso l'apertura del calice – rivela una tonalità rosso rubino. La trasparenza del vino campano, nonostante sia scarsa, è generalmente superiore a quella del Marzemino. I profumi del Trentino Marzemino e Falerno del Massico Rosso si caratterizzano per differenze sostanziali e, in questo caso specifico, anche per le pratiche enologiche con le quali sono prodotti. Inoltre, il profilo olfattivo del primo vino è il risultato di una singola varietà, mentre quello del secondo è prodotto dall'unione di Aglianico e Piedirosso. Il Trentino Marzemino si fa prevalentemente riconoscere per l'intenso profilo olfattivo di frutti e polpa scura e rossa, in modo particolare, amarena, prugna, lampone e mora. Il mondo dei fiori è prevalentemente rappresentato da violetta, ciclamino e geranio. Altra caratteristica frequentemente percepita nei calici del Trentino Marzemino è il piacevole profumo di mandorla. Anche il profilo olfattivo del Falerno del Massico Rosso è fortemente caratterizzato da profumi di frutti a polpa scura, in particolare mora, prugna, mirtillo e amarena. Le sensazioni riconducibili al mondo dei fiori e percepibili in questo vino campano ricordano prevalentemente violetta e rosa. Riprendiamo la degustazione per contrasto di questo mese e procediamo con la valutazione dei profili olfattivi dei due vini, iniziando – come nella fase precedente – dal Trentino Marzemino. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza rotearlo, effettuiamo la prima olfazione così da valutare l'apertura del vino, cioè l'identificazione dei suoi profumi primari. Dal calice emergono aromi intensi, puliti e gradevoli di amarena, prugna e lampone seguiti dall'inconfondibile profumo della violetta. Dopo avere roteato il calice, il profilo olfattivo del Trentino Marzemino si completa con i profumi di mora, mirtillo, ciclamino e geranio, oltre al caratteristico e piacevole profumo di mandorla. Passiamo ora alla valutazione del profilo olfattivo del Falerno del Massico Rosso e procediamo con la valutazione della sua apertura. Dal calice possiamo apprezzare i profumi intensi e piacevoli di mora, prugna e mirtillo oltre a quello della violetta. Dopo avere roteato il calice ed effettuato la seconda olfazione, il profilo olfattivo si completa con amarena, mirtillo e un tocco di rosa. Nel Falerno del Massico Rosso si noti, inoltre, il contributo del legno, totalmente assente nel Trentino Marzemino. Passiamo ora alla valutazione dei profili gustativi dei due vini della degustazione per contrasto di questo mese, iniziando dalla valutazione dell'attacco, cioè le sensazioni gustative primarie e identificative dei vini percepite in bocca. L'attacco del Trentino Marzemino è di moderata astringenza – non eccessiva, ma decisamente adatta allo stile del vino – oltre a una piacevole freschezza conferita dall'acidità. Questi due stimoli trovano perfetto equilibrio all'effetto dell'alcol. In bocca percepiamo inoltre una buona struttura e si distinguono chiaramente i sapori di amarena, prugna e lampone. Passiamo ora alla valutazione dell'attacco del Falerno del Massico Rosso e, dopo avere preso il primo sorso, in bocca possiamo percepire una moderata astringenza – generalmente più intensa rispetto al vino trentino – e una maggiore morbidezza conferita dall'alcol e dalla maturazione in legno. Inoltre, in bocca possiamo percepire i sapori di prugna, mora e mirtillo, esprimendo quindi una buona corrispondenza con il naso. Dopo avere deglutito i due vini, procediamo con l'analisi delle sensazioni finali che lasciano in bocca, in particolare la persistenza gusto-olfattiva, primario fattore di qualità. Il finale del Trentino Marzemino è persistente e in bocca si percepisce nettamente sia la moderata astringenza sia la piacevole freschezza, oltre alla sensazione di buona struttura. Inoltre, in bocca si continuano a percepire i sapori di amarena, prugna, lampone e mirtillo oltre al caratteristico accenno tendenzialmente amarognolo nel quale riconosciamo la mandorla. Il finale del Falerno del Massico Rosso è parimenti persistente e, anche in questo caso, in bocca si continua a percepire la sensazione di moderata astringenza oltre alla piacevole morbidezza conferita dalla maturazione in legno. Infine, si può percepire anche un piacevole accenno di freschezza conferita dall'acidità, qualità prevalentemente determinata dall'Aglianico. In bocca si continuano a percepire, intensi e piacevoli, i sapori di prugna, amarena, mora e mirtillo.
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I Vini del Mese |
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Legenda dei punteggi![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
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Bianchello del Metauro Superiore Borgo Torre 2022 |
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Claudio Morelli (Marche, Italia) | |
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Prezzo: € 14,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Mogliano 2017 |
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Claudio Morelli (Marche, Italia) | |
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Prezzo: € 18,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Ruchè di Castagnole Monferrato Riserva Pro Nobis 2020 |
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Sant'Agata (Piemonte, Italia) | |
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Prezzo: € 18,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Ruchè di Castagnole Monferrato Riserva Genesi 2018 |
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Sant'Agata (Piemonte, Italia) | |
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Prezzo: € 35,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Gazza Ladra 2022 |
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Santa Lucia (Puglia, Italia) | |
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Prezzo: € 19,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Castel del Monte Nero di Troia Riserva Le More 2019 |
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Santa Lucia (Puglia, Italia) | |
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Prezzo: € 30,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Sicilia Grillo Timpa 2022 |
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Feudo Montoni (Sicilia, Italia) | |
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Prezzo: € 13,50 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Passito Bianco |
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Feudo Montoni (Sicilia, Italia) | |
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Prezzo: € 30,00 - 375ml | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Cannonau di Sardegna Classico Nepente di Oliena Carros 2019 |
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Puddu (Sardegna, Italia) | |
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Prezzo: € 15,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Cannonau di Sardegna Riserva Nepente di Oliena Pro Vois 2019 |
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Puddu (Sardegna, Italia) | |
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Prezzo: € 33,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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