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  Gusto DiVino Numero 6, Marzo 2003   
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Numero 5, Febbraio 2003 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 7, Aprile 2003

I Segreti della Qualità

Al termine dei tre esami organolettici, si hanno elementi sufficienti per definire la reale qualità di un vino

 La valutazione organolettica di un vino si svolge in fasi distinte in modo da potere identificare propriamente, e con la dovuta attenzione, le sue caratteristiche in relazione all'esame visivo, olfattivo e gustativo. In ognuna di queste fasi il degustatore valuta i singoli aspetti del vino e da questi determina il suo grado di qualità e la sua tipicità. Il vino è composto da un insieme di centinaia di elementi chimici ed organolettici, dove ogni elemento deve essere presente nella giusta quantità, in accordo alla tipologia di vino, senza prevalere, coprire o svilire tutti gli altri. La qualità del vino è essenzialmente determinata dai sottili equilibri che si verificano fra i singoli elementi, un sottile confine che rende un vino grandioso oppure modesto.

 L'armonia e l'equilibrio degli elementi che costituiscono le cose, non solo il vino, è una caratteristica che, seppure da considerarsi come soggettiva, influisce in modo determinante sull'apprezzabilità e la piacevolezza. Gli elementi inadeguati, carenti o eccessivi, conferiscono alle cose un aspetto meno gradevole e meno armonioso, pertanto verrà giudicato in modo più o meno negativo proprio a causa di queste condizioni peggiorative.

 L'equilibrio nei vini, espressa dalla giusta quantità degli elementi gustativi, è considerato come uno dei fattori fondamentali che costituiscono la qualità. Nonostante questa caratteristica sia determinante, da sola non è sufficiente a rendere gradevole, piacevole, e quindi di qualità, un vino. Altri fattori che concorrono alla determinazione della qualità sono anche l'equilibrio aromatico, cioè l'eleganza e la raffinatezza del profilo olfattivo, la corrispondenza gusto-olfattiva, cioè la percezione dei sapori relativi agli aromi percepiti al naso, la persistenza, cioè la quantità di tempo in cui le percezioni gusto-olfattive continuano ad essere percepite dopo la deglutizione del vino e, infine, l'armonia esistente fra le singole caratteristiche del vino.

 

Equilibrio Aromatico

 La valutazione degli aromi di un vino anticipa il suo livello di qualità e, non a caso, i degustatori si soffermano in modo attento sull'esame di questo importante aspetto organolettico. Un vino che possiede un aroma gradevole, oltre a predisporre positivamente alla valutazione delle altre caratteristiche, viene considerato di qualità, a patto che anche le altre caratteristiche organolettiche siano altrettanto di qualità.

 Le caratteristiche aromatiche di un vino dipendono dall'uva o dalle uve utilizzate per la sua produzione, l'area di coltivazione, le condizioni climatiche e meteorologiche, le metodologie di produzione e dallo stato di maturazione. Ogni uva possiede caratteristiche aromatiche proprie, più o meno intense e più o meno gradevoli, e i suoi aromi possono essere accentuati, attenuati o coperti da diversi fattori, primo fra tutti, le scelte e il processo di produzione.


 

 Quando si valuta il profilo olfattivo di un vino, difficilmente si percepirà un unico aroma, nella maggioranza dei casi si percepiscono un insieme di aromi e con intensità diverse. Spesso la quantità e l'intensità degli aromi vengono considerati come indice di qualità, tuttavia è necessario che i singoli aromi siano in armonia con tutti gli altri, in particolare non ci devono essere aromi invadenti che tendono a coprire in modo netto gli altri. Vini che mettono in evidenza un unico, seppure gradevole, aroma, soprattutto nel caso in cui questo aroma non ha legami con l'uva di origine, non può essere considerato un fattore di qualità. Un esempio tipico di questa condizione è rappresentato dall'esagerato uso degli aromi provenienti dal legno. A prescindere dalle preferenze personali, certamente indiscutibili, un vino il cui aroma prevalente è unicamente di legno, coprendo palesemente gli aromi primari e secondari del vino, non può essere considerato né equilibrato né di qualità. L'equilibrio in questo genere di vini è compromesso proprio dall'eccesso di una specifica caratteristica che, inoltre, non appartiene a quelle dell'uva. Gli aromi di legno nei vini sono certamente gradevoli e l'uso della botte è sicuramente utile in enologia, tuttavia, come spesso si dice, i migliori vini affinati in legno sono proprio quelli dove il legno non si nota, cioè sono quelli che hanno aromi di legno in perfetto equilibrio con tutti gli altri profumi.

 Una considerazione particolare va fatta per i vini prodotti da uve cosiddette “aromatiche”, come per esempio il Moscato Bianco e il Gewürztraminer. La nota aromatica caratteristica di queste uve, quando sono vinificate in purezza, è sempre intensa e riconoscibile in ogni vino. Tuttavia, il degustatore attento si accorgerà che la nota aromatica non è l'unica ad essere percepita, in realtà nei grandi vini prodotti da uve aromatiche è possibile rilevare anche altri aromi, seppure di minore intensità, ma che contribuiscono ad equilibrare e a rendere più elegante e interessante un vino aromatico.

 Infine va ricordato che è proprio la ricchezza e l'equilibrio degli aromi che rende interessante la valutazione olfattiva di un vino e che lo rende certamente elegante. Un vino che presenta unicamente una tipologia di aromi non viene considerato interessante proprio perché non suscita curiosità; dopo averlo annusato alcune volte, si perde l'interesse verso i suoi profumi.

 

Equilibrio

 Quando si parla di equilibrio in un vino, senza fare uso di altre indicazioni, ci si riferisce unicamente all'equilibrio gustativo, cioè all'equilibrio fra determinate sensazioni gustative. La determinazione dell'equilibrio nei vini dipende principalmente dalla categoria presa in esame, pertanto la determinazione dell'equilibrio dei vini bianchi è diversa dai vini rossi così come dai vini dolci.

 L'equilibrio è determinato dalla giusta quantità dei singoli elementi in modo da non risultare troppo eccessiva o troppo carente nel quadro complessivo del profilo gustativo. Le sostanze che vengono prese in considerazione nella determinazione dell'equilibrio in un vino sono gli zuccheri, l'alcol, gli acidi, i sali minerali e, nel caso dei vini rossi, i tannini. Queste sostanze hanno la proprietà di accentuare, neutralizzare o contrapporre determinate sensazioni gustative ed è proprio il risultato di questi effetti che determinano l'equilibrio. Per meglio comprendere la relazione e gli effetti delle singole sostanze nella determinazione dell'equilibrio, si consideri quanto segue:

 

  • Il dolce equilibra l'acido
  • Il dolce contrasta l'amaro e il salato
  • Il dolce attenua l'astringenza dei tannini
  • L'alcol accentua la sensazione di dolce a causa del suo sapore
  • L'acidità e l'astringenza si esaltano a vicenda
  • L'amaro e l'astringenza esaltano la sensazione acida e salata
  • L'anidride carbonica accentua l'acidità e l'astringenza
  • L'anidride carbonica attenua la dolcezza

 La considerazione di queste regole consente di definire l'equilibrio gustativo di un vino in relazione alle sostanze in esso contenute. Va osservato che l'alcol, oltre a produrre una sensazione pseudocalorica, ha un sapore tendenzialmente dolce e pertanto contribuisce all'equilibrio come qualunque altra sostanza dolce.

 La temperatura alla quale viene servito un vino influisce sulla percezione delle qualità organolettiche e pertanto anche sull'equilibrio. Va comunque osservato che un vino carente di equilibrio può “apparire” migliore se degustato ad una temperatura adeguata, tuttavia questo accorgimento non lo renderà di certo migliore. La temperatura può influire nell'equilibrio di un vino in relazione ai seguenti fattori:

 

  • Le temperature alte accentuano la percezione della dolcezza e attenuano i sapori amaro e salato
  • Le temperature basse aumentano la percezione dei sapori amaro e salato e attenuano la dolcezza
  • La percezione dell'acidità non cambia con la temperatura ma va ricordato che una bevanda acida è più gradevole se servita a temperature basse
  • Le temperature basse accentuano la percezione dell'astringenza dei tannini

 

Vini Bianchi

 L'equilibrio nei vini bianchi è più semplice da determinare che nei vini rossi in quanto è essenzialmente definito da due fattori: acidità e dolcezza. Considerando la minore quantità di fattori che determinano l'equilibrio nei vini bianchi è consigliabile, per i principianti, esercitarsi sullo studio dell'equilibrio proprio su queste tipologie di vini prima di passare ai vini rossi.


L'Equilibrio nei Vini Bianchi
L'Equilibrio nei Vini Bianchi

 I vini bianchi vengono prodotti in diverse tipologie (secco, dolce e spumante) e benché la regola dell'equilibrio per questi vini è praticamente valida in tutti i casi, è necessario valutare singolarmente le diverse tipologie e le sostanze in esse contenute nonché il loro effetto nell'equilibrio. Il grafico riportato in figura illustra il rapporto degli elementi in relazione all'equilibrio nei vini bianchi. Le sostanze presenti nei vini bianchi si riconducono essenzialmente a quattro: zuccheri, alcol, acidi e sali minerali. Queste sostanze sono idealmente disposte in posizioni opposte, zuccheri e alcol da una parte, acidi e sali minerali dall'altra, e al centro si trova il punto di equilibrio rappresentato dalla esatta quantità di sostanze dolci capaci di contrastare l'acidità e la mineralità. Una quantità eccessiva, dall'una o dall'altra parte, tende a mettere in evidenza la posizione dominante attenuando quella opposta e in minoranza, dando quindi luogo ad uno squilibrio. Si ricorda che la dolcezza contrasta, cioè equilibra, l'acidità e viceversa.

 Nei vini bianchi secchi, o comunque con una quantità di zuccheri residui minima, l'equilibrio è determinato dall'alcol e dagli acidi. Va comunque osservato che i vini bianchi, tipicamente più acidi di quelli rossi, devono avere una quantità comunque tollerabile di acidità al fine di non irritare eccessivamente l'apparato gustativo e quindi l'equilibrio; un vino aspro, con una quantità di acidi molto alta, non migliora con l'aggiunta di una quantità di alcol tale da equilibrarlo, il risultato sarà comunque un vino fortemente alcolico e, ancora peggio, aspro e duro. Nei punti seguenti vengono riportati i vari casi, e le relative qualità organolettiche, in relazione all'eccedenza (+) o alla mancanza (-) di una delle due sostanze. Va osservato che maggiore sarà l'eccesso e la mancanza e maggiormente l'effetto sarà accentuato.

 

  • -Alcol, -Acidi vini leggeri, esili e tendenti al dolciastro
  • +Alcol, -Acidi vini vinosi, rotondi, morbidi e pesanti
  • -Alcol, +Acidi vini leggeri, esili, aciduli e aspri
  • +Alcol, +Acidi vini alcolici, caldi, vinosi, duri e aspri

 Nella determinazione dell'equilibrio nei vini bianchi dolci, o con residui zuccherini, si segue sostanzialmente quanto detto per i vini bianchi secchi, tuttavia la maggiore quantità di zucchero necessita di un adeguato equilibrio in modo da non apparire come “pastoso” o “stucchevole”. L'equilibrio può essere raggiunto, in questo caso, da un'adeguata quantità di acidi oppure da una quantità di alcol maggiore tale da contrastare quella che altrimenti diventerebbe una sensazione troppo dolce e squilibrata. Per questa ragione, in genere, i vini bianchi dolci e i passiti hanno un grado alcolico piuttosto alto.

 La presenza di anidride carbonica nei vini frizzanti e spumanti, a causa della sua naturale tendenza ad accentuare l'acidità e ad attenuare la dolcezza e oltre ad avere un sapore tendenzialmente acidulo, avrà bisogno di un'adeguata quantità di alcol, come nel caso di spumanti secchi, oppure di un'adeguata quantità di zuccheri, come nel caso di spumanti dolci.

 

Vini Rossi

 La determinazione dell'equilibrio nei vini rossi è fondata sulla presenza di un'ulteriore sensazione generalmente assente nei vini bianchi: l'astringenza. Questa qualità sensoriale è provocata dai tannini la cui presenza è determinata sia dalla macerazione delle bucce nel mosto sia dall'eventuale affinamento in botte. L'equilibrio nei vini rossi segue pertanto uno schema diverso dai vini bianchi e, invece di contrapporre le componenti in due posizioni opposte, le varie sostanze comuni dei vini rossi vengono idealmente schierate in tre posizioni antagoniste dove al centro troviamo il punto di equilibrio, cioè la presenza delle sostanze in quantità tali da bilanciare tutte le altre nel giusto modo. Il grafico di figura illustra il rapporto esistente fra le varie sostanze nell'equilibrio dei vini rossi.


L'Equilibrio nei Vini Rossi
L'Equilibrio nei Vini Rossi

 In termini pratici, la quantità di alcol si contrappone all'acidità e all'astringenza, in quanto, lo ricordiamo, acidità e astringenza si esaltano a vicenda, pertanto un vino molto astringente non può essere anche molto acido e viceversa. In ogni caso è l'alcol a determinare l'equilibrio in opposizione a questi due elementi. L'acidità nei vini rossi è tollerabile solamente quando l'astringenza è bassa, come nel caso dei vini novelli, mentre i vini più robusti e austeri, affinati in legno e sottoposti a lunga macerazione sulle bucce, hanno un'astringenza chiaramente percettibile e un'acidità piuttosto bassa, con una gradazione alcolica adeguata, in entrambi i casi, alla determinazione del giusto equilibrio. Allo stesso modo, un vino rosso poco acido e poco tannino avrà bisogno di una quantità di alcol molto modesta per potere risultare equilibrato.

 Un'ultima considerazione va fatta per i vini rossi fortificati e dolci. Rimanendo comunque valide le indicazioni fornite sull'equilibrio, in particolare, la dolcezza, oltre ad attenuare l'astringenza, rallenta lievemente la percezione di questa caratteristica organolettica.

 

Persistenza

 La persistenza gustativa è uno di quei fattori che determinano, come l'equilibrio, la qualità di un vino. Questa caratteristica, definita talvolta come “lunghezza” o “finale”, è definibile come la quantità di tempo in cui le sensazioni gusto-olfattive del vino continuano ad essere chiaramente percepibili dopo il momento della sua deglutizione o espulsione. La persistenza è determinata in larga parte dalla qualità e dalla quantità degli aromi percepiti durante l'esame gustativo, la loro tenacità di permanenza nella bocca, e quindi nelle papille gustative, consente la stimolazione e la percezione di gusti e aromi anche quando il vino non è più presente in bocca.

 La persistenza viene misurata in secondi, spesso indicati con il termine Francese caudalie, ed è proprio la quantità di secondi in cui è possibile la percezione gusto-olfattiva che ne determina la qualità. Un vino è definito persistente quando questa quantità di tempo è compresa fra i 10 e i 12 secondi, talvolta anche 15, un tempo superiore a questo appartiene esclusivamente ai grandi vini e, com'è facile immaginare, è piuttosto difficile da incontrare.

 Le premesse per la valutazione della persistenza iniziano non appena il vino viene immesso nella bocca; durante la valutazione delle caratteristiche del vino si individuerà l'aroma e i sapori più intensi e su questi si concentrerà l'attenzione al momento in cui il vino viene deglutito o espulso dalla bocca. In questo caso per sapori si intendono esclusivamente quelli di origine aromatica, come per esempio sapori di frutta, e non i sapori fondamentali, come acidità o dolcezza, e nemmeno le sensazioni tattili come l'astringenza o l'alcolicità, fattori che in genere hanno sempre una durata, quindi una persistenza, maggiore a qualunque altro sapore aromatico del vino. Se un vino lascia in bocca una sensazione di acidità, dolcezza, astringenza o pseudocaloriche, invece di altri sapori aromatici, questo non può essere considerato persistente. Si dovrà invece porre l'attenzione sul sapore aromatico più intenso e valutare la quantità di tempo in cui questo è percepibile prima che svanisca completamente.

 

Armonia

 L'armonia è ciò che rende le cose gradevoli e piacevoli. Nella valutazione sensoriale del vino l'armonia è espressa dalla giusta relazione e corrispondenza fra le tre fasi che costituiscono l'esame: visivo, olfattivo e gustativo. Un vino armonico dovrà quindi presentare un bell'aspetto, un'eleganza e qualità degli aromi, un ottimo equilibrio, sia aromatico, sia gustativo, e, non da ultimo, una buona corrispondenza dei sapori aromatici con gli aromi percepiti al naso.

 Ogni elemento del vino dovrà risultare adeguato alla sua struttura, in un certo senso, deve essere vestito con l'abito che meglio gli si addice, senza pesanti o leggeri dettagli che risulterebbero essere solamente degli elementi di disturbo. Per rendere più chiaro il concetto, sarebbe come vedere una persona robusta vestita con abiti strettissimi oppure una persona esile e magra vestita con abiti larghi. L'armonia nei vini, così come l'equilibrio e la persistenza, è una prerogativa dei grandi vini e richiede l'uso di materie di qualità, oltre ad una notevole capacità e abilità dell'enologo, per essere espressa in modo corretto e compiuto.

 



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I Vini del Mese


 

Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Alhué Sauvignon Blanc Chardonnay 2002, Finca Alma (Argentina)
Alhué Sauvignon Blanc Chardonnay 2002
Finca Alma (Argentina)
Uvaggio: Sauvignon Blanc (60%), Chardonnay (40%)
Prezzo: $9,50 Punteggio:
Il vino si presenta con un colore giallo paglierino scarico e tonalità giallo verdolino, molto trasparente. Al naso è molto elegante e raffinato con evidente tipicità delle uve con cui è prodotto. L'orientamento olfattivo è prevalentemente fruttato con riconoscimenti di ananas, litchi, pera, pesca, pompelmo oltre a sambuco, salvia e acacia. In bocca si riscontra una buona corrispondenza con il naso, è intenso, giustamente fresco e ben bilanciato dall'alcol. Il finale è persistente con piacevoli ricordi di pesca e sambuco. Un vino ben fatto. Questo vino è prodotto con fermentazione e macerazione a temperatura controllata.
Abbinamento: Pesce speziato, risotti e pasta in genere



COF Chardonnay Ronc di Juri 2000, Girolamo Dorigo (Italia)
COF Chardonnay Ronc di Juri 2000
Girolamo Dorigo (Italia)
Uvaggio: Chardonnay
Prezzo: € 36,80 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Alla vista si presenta con un bel colore giallo paglierino brillante con sfumature giallo verdolino, molto trasparente. Al naso rivela una grande personalità con aromi eleganti, puliti e raffinati oltre ad una nota di legno in evidenza che comunque non disturba eccessivamente la percezione degli altri aromi. Si percepiscono intensi e puliti aromi di mela, pera, pesca, banana, limone, pompelmo, lievito e vaniglia oltre ad accenni di pietra focaia e caffè. In bocca denota una buona freschezza ben bilanciata dall'alcol, è intenso e di corpo, molto equilibrato e ottima corrispondenza con il naso. Il finale è persistente con piacevoli ed eleganti ricordi di pera, mela, vaniglia e pompelmo. Un vino ben fatto. Questo Chardonnay viene fermentato in barrique e affinato sui lieviti fino a pochi giorni prima dell'imbottigliamento.
Abbinamento: Pasta e Risotti di pesce, Pesce arrosto, Crostacei, Carni bianche



Ghiaie della Furba 1999, Tenuta di Capezzana (Italia)
Ghiaie della Furba 1999
Tenuta di Capezzana (Italia)
Uvaggio: Cabernet Sauvignon (60%), Merlot (30%), Sirah (10%)
Prezzo: € 25,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Il vino si presenta alla vista con un bellissimo colore rosso rubino intenso e con sfumature rosso granato, poco trasparente. Il naso preannuncia una spiccata e imponente personalità: aromi intensi, puliti e ben definiti di amarena, confettura di prugne, lampone e mirtillo sono piacevolmente seguiti da aromi di cacao, eucalipto e vaniglia. In bocca si fa notare per la sua struttura e per la sua intensità, possente e imponente, con tannini piacevoli e ben bilanciati dall'alcol, anch'esso ben presente. Piena corrispondenza con il profilo olfattivo. Il finale è persistente con puliti e netti ricordi di amarena, confettura di prugne, mirtillo su un piacevole fondo di vaniglia. Un vino molto ben fatto. Ghiaie della Furba è vinificato in contenitori di acciaio e viene elevato per 16 mesi in barrique a cui segue un ulteriore affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi.
Abbinamento: Formaggi stagionati, Grandi arrosti, Selvaggina, Brasati, Stufati



Vino Nobile di Montepulciano 1999, Fattoria di Palazzo Vecchio (Italia)
Vino Nobile di Montepulciano 1999
Fattoria di Palazzo Vecchio (Italia)
Uvaggio: Sangiovese (87%), Canaiolo Nero (10%), Mammolo (3%)
Prezzo: € 13,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Alla vista si presenta con un colore rosso rubino brillante, poco trasparente. Al naso è elegante, raffinato e di buona personalità con intensi aromi di amarena, ciliegia matura, mirtillo, prugna e ribes seguito da aromi di cioccolato, finocchio, timo e violetta su un fondo di vaniglia. In bocca rivela una buona corrispondenza con il naso, è intenso, robusto e un attacco tannico equilibrato dall'alcol. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e mirtillo. Un vino ben fatto.
Abbinamento: Carne arrosto, Carne alla griglia, Selvaggina, Formaggi stagionati



Amarone della Valpolicella Classico Le Balze 1997, Novaia (Italia)
Amarone della Valpolicella Classico Le Balze 1997
Novaia (Italia)
Uvaggio: Corvina (50%), Corvinone (20%), Rondinella (30%)
Prezzo: € 31,20 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Interessante interpretazione di Amarone. Alla vista si presenta con un bel colore rosso rubino intenso e sfumature di rosso granato, poco trasparente. Al naso si presenta con una decisa personalità e una ricchezza di aromi eleganti e puliti. Si riconoscono netti e intensi aromi di confettura di amarena, confettura di more, confettura di pesche, confettura di prugne, frutta matura, rosa appassita e violetta appassita a cui seguono aromi di pepe rosa, vaniglia, cacao, confetto e noce moscata. In bocca rivela un attacco decisamente alcolico, tuttavia ben equilibrato dai tannini e dalla possente struttura. Buona corrispondenza con il naso con intensi e piacevoli sapori di confetture. Il finale è persistente con piacevoli e lunghi ricordi di confettura di amarena, confettura di prugne e confettura di more. Un vino ben fatto che regalerà ancora grandi emozioni con un ulteriore affinamento in bottiglia. Questo Amarone è affinato in barrique per 27 mesi a cui seguono 7 mesi in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Brasati, Stufati, Grandi arrosti di carne, Formaggi stagionati



Barbera d'Alba Superiore I Filari de I Maschi 2000, Le Vigne di Canova (Italia)
Barbera d'Alba Superiore I Filari de I Maschi 2000
Le Vigne di Canova (Italia)
Uvaggio: Barbera
Prezzo: € 9,60 Punteggio:
Il vino si presenta con un bell'aspetto di colore rosso rubino e sfumature di rosso porpora, abbastanza trasparente. Al naso si fa notare per i suoi aromi intensi e di spiccata personalità, in prevalenza di frutta, fra cui si riconoscono aromi di lampone, mirtillo e prugna seguiti da eleganti e accattivanti aromi di caffè, camomilla, cioccolato su un fondo di leggera tostatura. In bocca l'uva Barbera si fa ben riconoscere dal suo ingresso fresco che è comunque ben bilanciato dai tannini, ben equilibrati dall'alcol. Buona corrispondenza con il naso e buona intensità dei sapori. Il finale è persistente con piacevoli ricordi di prugna e lampone su un lieve fondo di camomilla. Questo vino è prodotto con macerazione sulle bucce per 14 giorni a cui segue un affinamento in botte per circa un anno.
Abbinamento: Arrosti di carne, Carni alla griglia, Formaggi stagionati



Radici Taurasi 1998, Mastroberardino (Italia)
Radici Taurasi 1998
Mastroberardino (Italia)
Uvaggio: Aglianico
Prezzo: € 16,55 Punteggio:
Il vino presenta un colore rosso rubino con evidenti sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Il naso si apre con una serie di aromi fruttati fra cui si riconoscono amarena, ciliegia, mirtillo e prugna seguiti da piacevoli note di pepe, rosa appassita, tostato e vaniglia. Un naso decisamente gradevole e pulito. In bocca si fa subito notare per la sua piacevole tannicità ben equilibrata dall'alcol e da una lieve sensazione di pepe, molto piacevole. Il finale è persistente con evidenti ricordi di amarena, prugna e mirtillo oltre ad un accenno di pepe. Radici Taurasi viene affinato per 24 mesi in botte a cui segue un ulteriore affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi.
Abbinamento: Formaggi stagionati, Brasati, Carne alla griglia, Carne arrosto



Moscato TerrAntica, Casano (Italia)
Moscato TerrAntica
Casano (Italia)
Uvaggio: Moscato Bianco
Prezzo: € 5,00 ($5.00) Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Il vino presenta un colore giallo ambrato carico con sfumature giallo ambrato, trasparente. Il naso esprime le note caratteristiche dell'uva con intensi e gradevoli aromi di albicocca secca, anice stellato, canditi, caramello, fico secco, marzapane e uva passa. In bocca corrisponde con gli aromi del naso e rivela una piacevole morbidezza e dolcezza oltre a buona alcolicità. Il finale è molto persistente con lunghi e piacevoli ricordi di albicocca secca, fico secco, canditi e note aromatiche dell'uva Moscato.
Abbinamento: Pasticceria, Formaggi piccanti






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