La Terra Trema è il nome dell'appuntamento che riunisce l'agricoltura
critica di qualità allo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano,
già sede della Fiera dei Particolari - t/Terra e Libertà/Critical Wine,
ultimo sogno possibile condiviso con Luigi Veronelli. La Terra Trema
è anche il frutto della collaborazione tra Folletto25603 e Leoncavallo
s.p.a. Il 23, 24 e 25 Novembre più di cento piccole aziende agricole - tra
vignaioli provenienti da tutta Italia, coltivatori e allevatori (in special
modo del Parco Agricolo Sud Milano e del Parco del Ticino) - offriranno in
degustazione e in vendita i propri prodotti. Nel corso dell'evento oltre ad
assaggi confidenziali e acquisti diretti sono previsti momenti pubblici di
confronto, interventi di produttori, scrittori e giornalisti, proiezioni video,
concerti, cene a filiera zero. Particolare attenzione sarà dedicata al
rapporto tra città e agricoltura periurbana; alla condivisione di un patrimonio
culturale collettivo quale è il sapere gastronomico; alla discussione delle
problematiche attinenti il settore agricolo e alimentare.
La Terra Trema è il risultato di una frequentazione forzata ma quotidiano
tra due geografie che scorrono parallele, opposte, tanto da apparire
ossimoro/contraddizione. Un territorio agricolo periurbano da una parte,
una metropoli ipertrofica dall'altra. Entrambi sono flussi in
trasformazione. Una divora l'altro con cemento e catrame. I luoghi
dell'agricoltura sono perciò compromessi dalle urgenze impellenti
proprie dello spazio metropolitano, atto all'edificazione coatta e alla
distribuzione schizofrenica delle merci. Edificare/distribuire imperativo
presente. Opporre resistenza è un vizio impossibile quasi. Opportunità di
pochi. Eppure questo è, per forza di cose, il vivere quotidiano di
contadini, allevatori, piccoli produttori che abitano appena oltre la
periferia milanese. La periferia milanese finisce laddove iniziano queste
esistenze periferiche diverse (citando Rumiz).
La Terra Trema è il desiderio di portare porzioni di queste opposizioni
nella metropoli (quelle che Luigi Veronelli avrebbe detto hackers), è un
invito ai guardiani del territorio a uscire temporaneamente e a darsi al
racconto delle proprie quotidiane resistenze. La Terra Trema vuole ribadire
che l'agroindustria e la grande distribuzione, gli ipermercati, i grandi
centri commerciali, la ristorazione prefabbricata, sono anzitutto i luoghi
della negazione dei diritti, dello sfruttamento, dell'infima qualità del
lavoro, della distruzione dei territori, della omologazione di merci e
sapori, l'alienazione dei bisogni e del vivere sociale.
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