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Inviato: 30/05/2007 18:29:03 GMT
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Nel quadro delle degustazioni proposte dal nostro Club NONSOLODIVINO abbiamo avuto l'opportunità di proporre una serata sul Domaine Jacques Prieur di Meursault (Côte d'Or - Borgogna).
Domaine Jacques Prieur
Martin Prieur succede, nel 1990, a suo padre alla testa del domaine famigliare che ha sede nel centro di Meursault dalla fine del 19° secolo. La nuova equipe formata con l’arrivo di Nadine Gublin (enologa responsabile) e da Daniel Godefroy (responsabile della coltura) ha posto l’accento sul miglioramento della qualità del vigneto allo scopo di produrre uve di eccellente concentrazione e sanità. La convinzione è che 80% della qualità si acquisisce nelle vigne. “Un grande vino si può produrre esclusivamente da grappoli che hanno raggiunto un perfetto equilibrio tra gli zuccheri, gli acidi e lo sviluppo delle sostanze estrattive delle bucce. La grande ricchezza della Borgogna risulta dalle piccole differenze tra una parcella e l’altra, sfumature che rendono i vini unici e originali, in grado di esprimere anno dopo anno il “Terroir”. La sua valorizzazione passa attraverso pratiche agricole rispettose delle singole componenti dell’ambiente. Da vari anni la lavorazione del suolo avviene con l’uso di prodotti biologici, questo ha permesso di constatare un migliore equilibrio dei vini. "Partendo da un frutto perfetto durante il periodo di vinificazione, come afferma Nadine Gublin, c’è solo da seguire ogni fase intervenendo il meno possibile”. Il patrimonio viticolo è di 21 ettari distribuiti nelle zone di maggiore prestigio della Côte d’Or. Il vigneto comprende nove parcelle nei Grands Crus di Chambertin (0.84 ha), Chambertin-Clos de Bèze (0.15 ha), Musigny (0.77 ha), Clos de Vougeot (1.28 ha), Echezeaux (0.36 ha), Corton-Bressandes (0.73 ha), Corton-Charlemagne (0.22 ha), Chevalier-Montrachet (0.58 ha) e Montrachet (0.59 ha). Questi straordinari appezzamenti fanno di Martin Prieur in maggiore proprietario di “Appellations Grands Crus” di tutta la Côte, questo basta per comprendere la sua rinomanza a livello mondiale. Non sono però da dimenticare importanti proprietà situate nelle Denominazioni comunali e Premiers Crus di Meursault, Puligny-Montrachet, Beaune e Volnay.
Meursault Clos de Mazeray 1999 Blanc
Il vino si presenta in perfetto equilibrio.
Olfattivamente coniuga alla perfezione note di futta matura e
sfumature boisé, evidenzia aromi di menta, arachidi è attraversato
da una spiccata vena minerale. Al gusto è morbido, sostenuto da una
bella freschezza; il finale è lungo con ritorni minerali e tostati.
Un’espressione comunale di ottima personalità che rappresenta alla
perfezione il proprio territorio, capace di durare ancora alcuni anni.
Valutazione: 15.5/20
Puligny-Montrachet Les Combettes 1999
Il vino sviluppa ottime complessità su note mature e dense, il tutto
integrato in piacevoli sfumature di pietra focaia, tartufo bianco,
nocciola e …. In bocca si presenta grasso e consistente, il tutto ben
sostenuto da una bella freschezza e con un finale molto lungo
caratterizzato da una fresca mineralità e da tostature ben equilibrate.
Vino di spiccata intensità e personalità capace di durare nel tempo
ancora parecchi anni.
Valutazione: 16.5/20
Corton-Charlemagne 1999
Immediatamente si presenta in una veste elegante con eccellenti
sfumature di agrumi, menta, pepe bianco, miele di tiglio, complessità
che evolvono in leggere note minerali e di spezie dolci. Al gusto si
presenta in tutta la sua avvolgenza, è grasso e setoso; le varie ed
equilibrate sfumature tostate restano per un lunghissimo tempo in
bocca. Vino di eccellente complessità, di grande eleganza e
persistenza da riassaggiare nel corso dei prossimi anni.
Valutazione: 17.5/20
Volnay 1er cru Champans 2002
Al primo assaggio il vino ci lascia perplessi denota infatti una
silhouette sottile e longilinea. Presenta ricordi floreali, di ciliegia e
mora e piccoli frutti di bosco e cacao; al gusto si presenta dapprima
di media struttura, fine e delicato. Lasciandolo nel bicchiere per
riassaggiarlo in seguito svilupperà complessità che lo renderanno più
interessante e piacevole.
Valutazione: 15/20
Beaune 1er cru Les Grèves 2005
È uno dei primi vini delle favolosa annata 2005 in commercio,
conferma tutto il suo potenziale che già lasciava presagire nella
degustazione in primeur effettuata presso il produttore nel novembre
scorso. Nel bicchiere scorre ricco e consistente, il colore è rubino
profondo con luminosi riflessi violacei. Al naso è chiuso e solo in
seguito emana leggere sfumature di frutta rossa, violetta e di
piacevoli speziature. Al gusto spicca per ricchezza e per la
personalità dei tannini, molto vigorosi ma di ottima finezza. Il finale è
di ottima qualità e persistenza. Un vino che tra 6-7 anni sarà in grado
di sviluppare ottime complessità ed essere fonte di piacere.
Valutazione: 16.5/20
Volnay 1er cru Clos de Santenots 2002
Una delle migliori espressioni dei Pinot della Côte de Beaune di
grande complessità, potenza e persistenza. Al naso si esprime su toni
di cuoio, cioccolato, frutta nera, pepe bianco, sfumature affumicate e
balsamiche. L’entrata in bocca è prorompente e avvolgente, la
perfetta maturazione dei tannini dà una sensazione setosa, la
persistenza è molto lunga e la qualità del finale eccellente. Un vino
che ci coinvolge con un’ottima capacità di durare nel tempo.
Valutazione: 17/20
Chambertin-Clos de Bèze Grand Cru 1999
È sempre una grande emozione potere assaggiare uno dei più
antichi “clos” della Côte d’Or. Si presenta in maniera elegante e
discreta ma la sua complessità è interminabile. In successione sfilano
ricordi di frutta nera, tartufo, funghi, muschio, spezie orientali,
liquirizia, cioccolata, cannella, …
L’entrata in bocca è ricca, morbida e calda, la struttura dei tannini è
di grande eleganza; il lunghissimo finale è di grande equilibrio con
ritorni di cioccolata, chiodi di garofano e una piacevole mineralità. Un
vino che ha emozionato tutti i presenti ....
Valutazione: 18/20
Musigny Grand Cru 2003
Stiamo riordinando i nostri appunti dell’assaggio del “Musigny” di
Martin Prieur e ancora l’emozione ci assale, ci sembra riduttivo quindi
descriverlo come qualsiasi altro vino.
Visto che le grandi emozioni che ci procura non si possono tradurre
le possiamo solo riassumere così:
Forza, finezza e persistenza alla massima espressione.
È un “fuoriclasse” capace di durare nel tempo (40-50 anni e oltre).
Valutazione: 19/20
Stefano & Giorgio
Valutazione dei vini
19-20: FUORI CLASSE
Sono vini che offrono un’interpretazione ineguale del proprio territorio, sono riconosciuti per la loro straordinaria
complessità e per la particolare eleganza, bottiglie che racchiudono grandissime emozioni e capaci di durare nel tempo
parecchi decenni.
17.5-18.5: VINI ECCELLENTI
Dotati di una forte personalità, si distinguono per eleganza, complessità, consistenza e potenza, vini che al
raggiungimento del perfetto equilibrio daranno grandi piacevolezze per lunghi anni.
15.5-17: OTTIMI VINI
Vini di ottima struttura, eleganza e piacevolezza capaci di esprimere carattere e la personalità del produttore. Capaci di
soddisfare perfettamente il consumatore esigente nel periodo tra i 5 e i 10 anni dalla vendemmia. Vini di sicuro valore
13-15: BUONI VINI
A partire da questo stadio i vini escono dall’anonimato, provengono da una vinificazione ben eseguita associato a un buon
territorio. Sono vini piacevoli da consumare, in grado di esprimere con una buona personalità in un periodo tra i 3 e i 7
anni dalla vendemmia. I piccoli crus, se accompagnati dal giusto prezzo, sono da acquistare senza timore. |
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