Un evento unico e speciale che ha avuto un unico e grandissimo protagonista: il Verdicchio nell'interpretazione della cantina Sartarelli di Poggio San Marcello, prestigiosa rappresentante dei vini della denominazione Verdicchio dei Castelli di Jesi. Patrizio Chiacchiarini e Tommaso Chiacchiarini Sartarelli, proprietari della cantina Sartarelli, hanno accompagnato i partecipanti a questo evento alla scoperta del territorio e del Verdicchio, proposto - per l'occasione - in cinque straordinarie interpretazioni. La cantina Sartarelli, infatti, è da sempre dedita alla valorizzazione della grande bianca delle Marche, facendo del Verdicchio l'unica varietà presente nei loro vigneti. La scelta di dedicarsi esclusivamente al Verdicchio non è l'unica scelta coraggiosa operata dalla cantina di Poggio San Marcello. Si deve infatti ricordare che la vinificazione è condotta esclusivamente in vasche in acciaio e non si fa uso di botti. Una scelta che, grazie all'oculata gestione dei vigneti e dei tempi di vendemmia, consente alla cantina Sartarelli di produrre ben cinque diversi Verdicchio, ognuno capace di propria spiccata personalità e carattere espressivo. L'evento inizia con il Sartarelli Brut, prodotto con il metodo Charmat lungo, elegante e immediata interpretazione nello stile spumante, capace di introdurre perfettamente la serata alla comprensione della versatilità del Verdicchio. Si prosegue quindi con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016, dalla struttura più piena rispetto al vino precedente, regala al calice un vino pulito e nel quale si riconoscono i caratteri di questa varietà e il suo tipico finale di mandorla. Il terzo vino della serata è stato uno dei vini bandiera della cantina Sartarelli - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Tralivio 2015 - esprime una piacevole mineralità che ben si fonde con la complessità e la ricchezza regalata dal tempo unita a un corpo di maggiore struttura. Si passa poi al vino che, nel 1994, ha contribuito a cambiare la storia del Verdicchio, capace di stupire per la sua grandezza, inalterata nel tempo, e magnifica eleganza: Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2014. Prodotto con uve surmature e parzialmente attaccate dalla Botrytis Cinerea, vendemmiate in novembre, il Balciana è vino ricchissimo e complesso, di infinita eleganza, nel quale si esprime in pieno la potenza del Verdicchio che si fonde a perfetta freschezza e morbidezza, in un crescendo di profumi di esemplare pulizia, un vino che - a pieno titolo - si colloca fra le principali e più importanti produzioni del nostro Paese. L'ultimo vino della serata regala un'interpretazione dolce di questa varietà - Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito 2015 - ben equilibrato fra freschezza e dolcezza, esprime i tipici caratteri di questa varietà, nei quali si percepisce nettamente la mandorla. L'evento dedicato alla cantina Sartarelli è stata innegabilmente un'occasione unica ed esclusiva per comprendere il Verdicchio, confermando l'enorme versatilità di questa uva bianca oltre all'eccellenza che da sempre caratterizza la cantina Sartarelli, fra i protagonisti primari della denominazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi. La serata è stata condotta da Antonello Biancalana - editore e direttore di DiWineTaste - che ha inoltre condotto la degustazione sensoriale dei vini oltre alla creazione dei piatti proposti in abbinamento con i vini di Sartarelli.
|