![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Notiziario |
In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.
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Il Superiore Sostiene l'Arte di Un Cinquecento Inquieto |
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Con questa iniziativa il Consorzio di Tutela prosegue il percorso che vede le bollicine del Conegliano Valdobbiadene coprotagoniste in alcuni dei più importanti eventi culturali italiani, dalla mostra Venezia, Tiziano e il papa Borgia a Incroci di Civiltà, fino al Premio Campiello, durante il quale quest'anno si brinderà con lo spumante DOCG più amato d'Italia. «La collaborazione con Un Cinquecento Inquieto rappresenta per noi un'occasione ideale per trasmettere al pubblico un messaggio che ci sta particolarmente a cuore - Afferma il presidente del Consorzio di Tutela Innocente Nardi - Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è la cultura del Prosecco. Proprio a Conegliano, infatti, fu fondata nel 1876 la prima Scuola Enologica d'Italia, istituzione fondamentale per lo sviluppo del successo di questo vino». Un Cinquecento Inquieto, promosso dal Comune di Conegliano, vuole indagare, raccontare, testimoniare l'importanza del primo Cinquecento coneglianese nella storia dell'arte italiana, svelare i suoi legami e le continue connessioni con i grandi protagonisti della storia di questo secolo. Per farlo, la mostra non si svilupperà solo a Palazzo Sarcinelli ma offrirà ai visitatori anche un vero e proprio museo diffuso, grazie ad un itinerario nelle terre del Prosecco Superiore, che si snoderà tra Conegliano e Valdobbiadene in dieci tappe. Venticinque opere saranno ammirabili in alcuni dei luoghi più significativi dell'area di produzione di questo vino, divenuto un caso di successo italiano in tutto il mondo. A Palazzo Sarcinelli, invece, saranno ammirabili cinquanta opere, oltre a documenti storici e reperti. Un Cinquecento Inquieto consentirà di conoscere il ruolo della città nel Cinquecento, quando divenne uno dei cuori più dinamici del territorio veneto. Per una serie di circostanze storiche e territoriali, e per la sua ineguagliabile qualità ambientale e paesaggistica, è stata un centro di interessi culturali e testimonianze artistiche e letterarie di singolare ricchezza, luogo di incontri e convergenze dei protagonisti della storia dell'arte: da Cima a Pordenone, da Lotto a Tiziano. |
Cinquanta anni del Capitel Monte Olmi: Dedizione, Tradizione e Innovazione |
Il Capitel Monte Olmi, uno dei primissimi cru di Amarone della
Valpolicella, compie cinquanta anni e la famiglia Tedeschi lo festeggia con un
racconto. Il racconto della storia di famiglia, tra i nomi storici della
Valpolicella Classica, una delle aziende che ha fatto conoscere i vini della
provincia di Verona ovunque nel mondo, valorizzandone i cru. Il racconto inizia
proprio nel 1964 anno in cui Lorenzo Tedeschi ebbe infatti la felice intuizione
di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi dando origine a
questo cru che è diventato il vino porta bandiera dell'azienda. Una storia radicata, coinvolgente, per condividere un insieme di valori, gli stessi che si possono ritrovare nei vini di Tedeschi. Puntando sulla narrazione, la famiglia Tedeschi si è aperta e ha dato vita ad un vero storytelling, raccontando la storia che sta dietro ai prodotti e al territorio, dandole voce anche attraverso i social media. Grazie infatti all'hashtag #50MonteOlmi, l'azienda racconta e condivide i primi cinquanta anni di storia di un vino, il Monte Olmi, di una famiglia e di un territorio. In una carrellata che ripercorre, tra aneddoti familiari e fatti pubblici, gli anni dal 1964 al 2014, la famiglia Tedeschi ha colto l'opportunità di raccontare attraverso molteplici media coinvolgendo e trasmettendo emozioni. La storia del vigneto dal quale nasce il Capitel Monte Olmi ha radici profonde nel passato. Acquistato nel 1918, il vigneto si trova sul pendio del monte e presenta una forte pendenza che ha reso necessaria la costruzione di muretti a secco realizzati in pietra locale. I muretti son stati recentemente restaurati e i terrazzamenti ospitano le viti allevate secondo il sistema della pergola veronese. Si celebra quindi l'anniversario di questo vino potente, che necessita di un lungo invecchiamento per poter raggiungere quell'equilibrio, quell'eleganza e quello stile, lo stile Tedeschi, che lo rendono riconoscibile ed irripetibile. Ed è per queste sue caratteristiche che, a partire dall'annata 2009, il Capitel Monte Olmi è diventato Riserva. Questi cinquanta anni verranno celebrati attraverso un percorso fotografico, anche nella tenuta di Maternigo, con una serata alla quale parteciperanno tutte le persone, clienti, amici, operatori, giornalisti che hanno condiviso questo lungo percorso e hanno contribuito, anno dopo anno, a costruire quello che è oggi il Capitel Monte Olmi. |
Alberto Fiorini è il Nuovo Presidente del Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna |
Alberto Fiorini di Podere Fiorini e Torre dei Nanni, modenese, è il nuovo
Presidente del Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna nominato dopo
Francesco Lambertini, Tenuta Bonzara; quest'ultimo ha guidato l'associazione
con grande dedizione, per due mandati consecutivi. La decisione è stata presa
dal Consiglio di amministrazione riunitosi mercoledì 19 febbraio alla cantina
Palazzona di Maggio a Ozzano dell'Emilia (Bologna) che all'unanimità ha votato
per il passaggio del mandato da Lambertini a Fiorini. Alberto Fiorini ha presentato un programma di attività per il triennio volto a creare iniziative e visibilità per le cantine associate che non sia focalizzato solo su Cantine Aperte. L'idea centrale è quello di creare interesse verso le cantine tutto l'anno con la ricerca di collaborazioni e sinergie con istituzioni, privati ed altre associazioni. Queste le parole del nuovo Presidente «Mi occupo della conduzione delle due cantine di famiglia e credo fortemente nelle potenzialità offerte dal turismo enogastronomi come fulcro per creare opportunità di crescita e non solo, per tutte le cantine e per i ristoranti, attività artigianali sul territorio regionale. Cercherò di svolgere questo mio mandato con pieno spirito associativo di apertura verso il nuovo e incentrato su collaborazione e partnership con chi vorrà, con entusiasmo, credere in questa associazione». |
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