![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Contrasti di Collio Pinot Bianco e Oltrepò Pavese Pinot GrigioFra le uve più celebri e conosciute nel mondo, Pinot Bianco e Grigio producono vini di spiccata eleganza grazie anche alla buona versatilità enologica e alla loro ampia diffusione. |
C'era una volta il Pinot Nero. Sembrerebbe l'inizio appropriato di una favola e, in effetti, quando si parla di questa straordinaria varietà, per la sua storia e i suoi vini, l'argomento è certamente favoloso. Il Pinot Nero, infatti, è una delle uve più antiche che si conoscano e, sebbene le sue origini siano ancora oggi incerte, è molto probabile che si tratti di una vitis silvestris addomesticata, cioè coltivata dall'uomo. Il Pinot Nero è anche padre di altre varietà e le due uve che prenderemo in esame nella nostra degustazione sono, in effetti, mutazioni genetiche di questa magnifica uva rossa. Pinot Bianco e Pinot Grigio, infatti, si ritengono mutazioni genetiche del Pinot Nero, risultato della sua ben nota instabilità genetica. Inoltre, Pinot Bianco e Pinot Grigio condividono con l'illustre genitore anche la terra di origine: la Borgogna. Non sarà comunque in questa straordinaria terra da vino francese che Pinot Bianco e Pinot Grigio daranno il loro meglio in termini enologici. Sarà infatti in Alsazia e in Italia che queste due varietà troveranno ampio utilizzo enologico, senza dimenticare – e non meno importante – che in tempi passati, il Pinot Bianco era frequentemente utilizzato nella produzione dello Champagne, di fatto, ancora oggi ammesso dal disciplinare di produzione. Pinot Bianco e Pinot Grigio giungono in Italia ottenendo un rapido successo, non da meno, impiegate per la produzione di incroci ancora oggi ampiamente coltivati. Sarà soprattutto nel settentrione d'Italia che queste due varietà conosceranno la loro massima diffusione, tanto da essere presenti in vini DOC e DOCG di molte regioni settentrionali del paese. Fra queste, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, regioni nelle quali le due uve sono ampiamente coltivate e impiegate per la produzione di vini, spumanti compresi, come nel caso del Franciacorta che prevede – appunto – l'impiego del Pinot Bianco.
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Il Collio è una delle più importanti e principali aree vitivinicole del Friuli-Venezia Giulia, grande espressione dei vini della provincia di Gorizia e riconosciuto come Denominazione d'Origine Controllata, DOC. Con una superficie di 1500 ettari, nel Collio si esprime una ricchezza e varietà viticolturale ed enologica di primario interesse. In questa terra, infatti, il numero di varietà di uve – bianche e rosse – è decisamente ricco e diversificato: il disciplinare ammette e riconosce la produzione di vini con ben 16 varietà diverse, fra queste – ovviamente – il Pinot Bianco. Il Collio vanta una storia e fama qualitativa lunga di secoli e già nel medioevo i vini di questo territorio erano considerati fra i più pregiati, ricercati e apprezzati nelle tavole di nobili di gran parte dell'Europa e Russia. In questo territorio, oggi principalmente apprezzato per i suoi elegantissimi vini bianchi, si coltivano sia le storiche varietà autoctone della regione sia le cosiddette internazionali. Il primario fattore che determina la qualità e l'eleganza dei vini del Collio è rappresentato dalla costituzione e composizione del suo suolo, fatto di marne friabili e blocchi di arenaria stratificati di origine eocenica e che costituivano i fondali marini all'epoca esistenti. Questo tipo di formazione – il Flysch – è localmente detto ponca oppure Flysch di Cormons. Il sollevamento di questi antichissimi fondali marini hanno dato origine alle colline del Collio. Questa particolare composizione consente un ottimo drenaggio, caratteristica che costringe le viti a estendere le proprie radici nella profondità del sottosuolo per l'essenziale ricerca dell'acqua. In questo territorio, con il suo particolare suolo e le suggestive colline, il Pinot Bianco è capace di produrre vini di spiccata finezza ed eleganza. I produttori del Collio, con lo scopo di esaltare e conservare la finezza del Pinot Bianco, preferiscono generalmente la vinificazione in contenitori inerti – la vasca d'acciaio su tutti – non mancando, comunque, anche ottimi vini fermentati e maturati in botte.
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L'Oltrepò Pavese è una delle primarie aree vitivinicole della Lombardia, caratterizzata da una ricchezza ampelografica di rilievo e come nessun'altra denominazione della regione. Il disciplinare di questo territorio, infatti, prevede la produzione di decine di vini distinti, classificati sia per stile sia per varietà. Nell'ambito di questo territorio, inoltre, sono definite anche specifiche denominazioni dedicate unicamente a particolari stili e uve, fra queste, i vini prodotti con il Pinot Grigio. L'Oltrepò Pavese è fra le primarie aree vitivinicole d'Italia nella quale sono presenti le varietà pinot, di fatto, la primaria nella quale si coltiva e produce la maggioranza del Pinot Nero del Paese. Inoltre, nei vigneti di questo territorio sono presenti numerose varietà cosiddette internazionali e introdotte da lungo tempo, anche per motivi sperimentali e che poi sono divenute parte integrante dell'espressione viticolturale ed enologica dell'Oltrepò Pavese. Fra queste, ovviamente, troviamo il Pinot Grigio, varietà che con il tempo ha assunto una primaria importanza, tanto da essere riconosciuto da uno specifico disciplinare di produzione, l'Oltrepò Pavese Pinot Grigio, il quale prevede gli stile fermo e frizzante. Grazie alle specifiche qualità del Pinot Grigio, con acini caratterizzati da una buccia rosa o rossastra, i vini, in accordo alle scelte produttive ed enologiche, possono talvolta mostrare un tenue colore ramato, caratteristica dovuta al contatto delle bucce con il mosto prima della fermentazione. Per quanto concerne le pratiche enologiche, la scelta pressoché unica e adottata per i vini prodotti con il Pinot Grigio prevede la fermentazione e maturazione in contenitori inerti, in particolare la vasca d'acciaio. Sebbene il disciplinare consenta l'uso di contenitori di legno, questa scelta è prevalentemente adottata con lo scopo di consentire una migliore espressione delle qualità organolettiche del Pinot Grigio, in particolare la freschezza gustativa e l'espressione olfattiva di fiori e frutti.
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Prima di versare nei calici i vini della nostra degustazione, provvediamo al reperimento delle bottiglie di Collio Pinot Bianco e Oltrepò Pavese Pinot Grigio. In entrambi i casi, si tratta di vini molto diffusi, pertanto praticamente disponibili in qualunque negozio di vini. Come accade per la quasi totalità dei vini a denominazione italiani, anche nel caso di Collio Pinot Bianco e Oltrepò Pavese Pinot Grigio, i rispettivi disciplinari di produzione prevedono l'impiego delle varietà indicate in etichetta con un minimo dell'85%. Nello scegliere le due bottiglie, pertanto, ci assicureremo che la composizione sia effettivamente costituita dalle due varietà in purezza, una caratteristica che è comunque tipica nella maggioranza dei casi. Per quanto concerne la fermentazione e maturazione, si sceglieranno due vini completamente prodotti facendo uso della vasca d'acciaio. Le due bottiglie, appartenenti alla vendemmia più recente, sono versate in calici da degustazione alla temperatura di 10 °C. Possiamo finalmente iniziare la nostra degustazione per contrasto, procedendo quindi con l'analisi dell'aspetto del Collio Pinot Bianco e Oltrepò Pavese Pinot Grigio. Il primo che prendiamo in esame è il vino friulano, quindi inclinando il calice sopra un superficie bianca, osserviamo la base così da determinare il suo colore. Si rileva giallo paglierino intenso e brillante, inoltre, ponendo un oggetto a contrasto fra il calice e la superficie bianca, si osserva una trasparenza elevata. Osserviamo ora la sfumatura del vino, quindi poniamo la nostra attenzione verso l'apertura del calice. Collio Pinot Bianco conferma il colore base, cioè una sfumatura giallo paglierino. Passiamo alla valutazione dell'aspetto dell'Oltrepò Pavese Pinot Grigio, procedendo con la determinazione del colore e della trasparenza. Il vino lombardo mostra giallo paglierino intenso, talvolta tendente al giallo ramato, una caratteristica che sovente si rileva in tutti i vini prodotti con quest'uva. La trasparenza è elevata e la sfumatura conferma il colore giallo paglierino. I profili olfattivi dei vini prodotti con Pinot Bianco e Pinot Grigio – sebbene condividano il medesimo genitore – differiscono in modo sostanziale ed evidente. A questo, inoltre, si devono considerare i fattori ambientali e viticolturali – clima e grado di maturazione al momento della vendemmia – oltre a specifiche pratiche enologiche, una qualità che può differire drasticamente soprattutto per il Pinot Grigio. Si deve infatti considerare che, a seconda dello stile e del risultato che si vuole ottenere, i produttori possono influire su tutte le qualità organolettiche del Pinot Grigio in accordo alla macerazione del mosto nelle bucce. Oltre a determinare un profilo olfattivo e gustativo distinto, la macerazione nelle bucce porta alla produzione degli stili bianco e ramato, caratteristica evidentemente riconoscibile dall'aspetto. In termini generali, i vini prodotti con il Pinot Bianco esprimono una maggiore freschezza rispetto a quelli da Pinot Grigio, caratterizzati anch'essi da freschezza tuttavia più morbida. Riprendiamo la nostra degustazione per contrasto e procediamo con la valutazione dei profili olfattivi dei due vini, iniziando – come nella fase precedente – dal Collio Pinot Bianco. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza rotearlo, effettuiamo la prima olfazione così da valutare l'apertura, cioè l'identificazione dei profumi primari del vino. Dal calice si percepiscono sensazioni intense e pulite di mela, pera e biancospino, spesso seguite dalla susina. Provvediamo ora a roteare il calice, operazione che favorisce l'ossigenazione del vino, quindi lo sviluppo delle qualità olfattive, e procediamo con la seconda olfazione. Il profilo olfattivo del Collio Pinot Bianco si completa con ginestra, ananas, pesca – spesso acacia – oltre a sensazioni che richiamano gli agrumi come cedro e limone. Passiamo ora alla valutazione dell'apertura dell'Oltrepò Pavese Pinot Grigio, quindi, mantenendo il calice in posizione verticale, effettuiamo la prima olfazione. Si percepiscono profumi intensi e puliti di mela, pesca, susina e ginestra. Dopo avere roteato il calice, il profilo olfattivo si completa con ananas, nocciola, gelsomino, litchi, camomilla, nespola, cedro e, spesso, il mandarino. Procediamo con la valutazione dei profili gustativi dei due vini, iniziando – come nelle fasi precedenti – dal Collio Pinot Bianco. Prendiamo un sorso del vino friulano, operazione che consente di valutare il suo attacco, cioè esaminare le sensazioni primarie percepite in bocca. Il Collio Pinot Bianco si fa apprezzare subito per la spiccata freschezza conferita dall'acidità, spesso dominante e preminente rispetto al resto, tuttavia ben equilibrata dall'effetto dell'alcol. In bocca si percepiscono i sapori di mela, pera e susina, pertanto con buona corrispondenza con il naso. Il vino ha decisamente un buon corpo ed è caratterizzato da buona finezza ed eleganza. Passiamo ora alla valutazione dell'attacco dell'Oltrepò Pavese Pinot Grigio, quindi prendiamo un sorso di questo vino. In bocca il vino lombardo si fa apprezzare per la piacevole freschezza dell'acidità, tuttavia – rispetto al Pinot Bianco – questa sensazione è decisamente più morbida e meno tagliente. Il vino trova il suo equilibrio grazie all'effetto dell'alcol, possedendo inoltre buon corpo e in bocca si percepiscono di sapori di mela, pesca, susina e ananas. Siamo giunti alla fine della degustazione per contrasto di questo mese, pertanto procediamo con la valutazione delle sensazioni finali che i due vini lasciano in bocca dopo la deglutizione. Ci concentreremo – in particolare – sulla persistenza gusto-olfattiva. Il finale del Collio Pinot Bianco è persistente e in bocca si continuano a percepire, intensi e puliti, i sapori di mela, pera e susina oltre a una sensazione di piacevole acidità nella quale si riconosce spesso il limone e il cedro. Anche il finale dell'Oltrepò Pavese Pinot Grigio è persistente, lasciando in bocca sapori intensi e puliti di mela, pera, pesca e ananas, molto spesso, una sensazione che ricorda la nocciola. Rispetto al Collio Pinot Bianco, nell'Oltrepò Pavese Pinot Grigio si percepisce una sensazione di maggiore morbidezza, decisamente ben sostenuta dalla piacevole freschezza. Prima di concludere la nostra degustazione, procediamo con l'ultima olfazione dai due calici, prima il Collio Pinot Bianco e poi Oltrepò Pavese Pinot Grigio: le differenze olfattive sono ancora evidenti e ben distinte.
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I Vini del Mese |
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Legenda dei punteggi![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
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Friuli Colli Orientali Sauvignon Blanc Genesis 2021 |
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Valentino Butussi (Friuli-Venezia Giulia, Italia) | |
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Prezzo: € 50,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Friuli Colli Orientali Pinot Grigio Ramato Madonna d'Aiuto 2019 |
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Valentino Butussi (Friuli-Venezia Giulia, Italia) | |
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Prezzo: € 55,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Gattinara 2020 |
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Travaglini (Piemonte, Italia) | |
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Prezzo: € 27,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Milletta 2021 |
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Sartarelli (Marche, Italia) | |
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Prezzo: € 25,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2021 |
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Sartarelli (Marche, Italia) | |
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Prezzo: € 35,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Copertino Rosso Riserva 2015 |
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Cupertinum (Puglia, Italia) | |
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Prezzo: € 9,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Copertino Rosso Riserva Settantacinque 2013 |
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Cupertinum (Puglia, Italia) | |
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Prezzo: € 10,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Chianti Classico Gran Selezione Il Picchio 2020 |
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Castello di Querceto (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 30,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Chianti Classico Gran Selezione La Corte 2020 |
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Castello di Querceto (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 32,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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