Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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La LiquiriziaIl suo nome significa radice dolce e sin dai tempi antichi era usata per scopi terapeutici e per mascherare il cattivo gusto dei medicinali. Dalle sue radici si estrae un succo dolce e amaro dalle benefiche virtù |
La liquirizia, così come la conosciamo nel suo uso più tipico, è una sostanza aromatica estratta dalle radici della Glycyrrhiza glabra, una pianta erbacea originaria dell'Asia e dell'Europa meridionale. Il nome liquirizia deriva dal Greco e significa radice dolce. Il termine scientifico Glycyrrhiza glabra con cui si identifica la pianta della liquirizia, deriva dal Greco Glykys, il cui significato è dolce, e rhiza, cioè radice. La liquirizia, ovvero Glycyrrhiza glabra, è una pianta erbacea spontanea perenne, con un grosso rizoma da cui si sviluppano stoloni lunghi fino a due metri e radici legnose altrettanto lunghe, appartenente alla famiglia della Leguminose, con un altezza da 50 a 100 centimetri circa. Le foglie sono composte da quattro-otto paia di foglioline e da una terminale, i fiori sono di colore azzurro-violaceo, hanno un peduncolo corto e sono riuniti in racemi inseriti all'ascella delle foglie. I frutti sono dei legumi coriacei allungati, con poche setole, contenenti da due a sei semi, di colore bruno. Il rizoma e le radici hanno una corteccia marrone e all'interno la parte legnosa si presenta di color giallo e ha un gusto dolce. La parti che vengono utilizzate sono proprio le radici della pianta con almeno tre o quattro anni di vita. La liquirizia, pianta originaria dell'Asia Sud Occidentale e dell'Europa Mediterraneo-Orientale, preferisce luoghi incolti e aridi, un'altitudine compresa tra zero e mille metri. La liquirizia è una pianta molto vigorosa e tende a diffondersi nei terreni incolti e in quelli coltivati - proprio come una pianta infestante - presenta un apparato radicale molto sviluppato e ramificato, con stoloni sotterranei che si distendono orizzontalmente a poca profondità.
Il periodo della fioritura è Giugno - Luglio, tuttavia la raccolta viene fatta in Autunno e le parti utilizzate della pianta sono le radici. Altre piante, sempre della famiglia delle leguminose e conosciute con il nome di liquirizia sono: Astragalus glycyphyllum o liquirizia selvatica, diffusa dall'Europa alla Siberia; Hedysarum mackenzii, radice di liquirizia originaria del Canada e dell'Alaska; Glycyrrhiza epidota, cresce in America Settentrionale e conosciuta con l'appellativo di liquirizia selvatica. La raccolta avviene solitamente ogni tre anni - da Settembre a Novembre o durante la stagione invernale - in ogni caso durante il periodo di riposo della pianta. Si esegue estirpando gli stoloni e le radici più grosse con un diametro anche superiore a 5 mm. Il colore interno delle radici è decisamente giallo. Il processo d'estrazione della liquirizia è lungo e laborioso. Innanzitutto le radici dopo la raccolta vengono trasportate in un luogo di stoccaggio, quindi vengono pulite e triturate o in alcuni casi passate sotto una pressa, simile a quella utilizzata nei frantoi per schiacciare le olive. Il prodotto triturato viene fatto sostare in appositi filtri, dove viene investito da getti d'acqua bollente con lo scopo di estrarre le sostanze utili. La fase successiva è quella della concentrazione in cui la massa liquida, ricca di sostanze, viene depurata dall'acqua in eccesso e stoccata in grandi contenitori. La parte del liquido concentrato viene quindi avviato al processo di fabbricazione industriale, il quale varia a seconda del tipo di liquirizia che si intende produrre. Oggi il processo di produzione è quasi interamente meccanizzato, tuttavia una particolare fase - quella della solidificazione del prodotto - richiede la capacità e l'esperienza del mastro liquirizaio e che svolge un ruolo fondamentale. Artigianato e tecnologia si sposano per poter ottenere sempre il meglio.
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L'antica medicina Greca, Romana, Indiana ed Egiziana facevano uso della liquirizia. Si dice che nella tomba di Tutankamon siano stati trovati bastoncini di liquirizia. Nonostante l'incertezza di questa notizia, si sa che nell'antico Egitto, in Assiria, in Grecia, in India e in Cina, le proprietà terapeutiche della radice erano già note. Ippocrate, Galeno, Celso e Teofrasto prescrivevano la liquirizia per la cura della tosse, per lenire i bruciori di stomaco, per curare le coliche renali e, come pomata, per medicare le ferite. In Asia le proprietà della liquirizia sono usate da circa cinquemila anni, come testimoniato dal primo erbario Cinese. La medicina tradizionale Cinese la utilizza ampiamente come rimedio contro la tosse, i disturbi del fegato, le intossicazioni alimentari e come dolcificante nelle preparazioni. Nel XV secolo le proprietà della liquirizia vengono importate in Europa grazie ai frati Domenicani.
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I principi attivi della liquirizia sono principalmente composti triterpenici e loro derivati, specialmente glicirrizina (sostanza cinquanta volte più dolce del saccarosio), flavonoidi (liquiritina), fitosteroli, saponine, glucosio, amidi e vitamine. Il principio attivo più importante è rappresentato dalla glicirrizina, concentrata principalmente nelle parti legnose della pianta. La liquirizia possiede proprietà digestive e antinfiammatorie gastriche, è un ottimo dissetante ed emolliente, viene usata come sedativo della tosse, espettorante, leggermente lassativa, ipertensiva, poiché provoca ritenzione d'acqua e di sodio oltre a una perdita di potassio. Per questi motivi è sconsigliata a coloro che soffrono di ipertensione e alle donne in gravidanza. La liquirizia è inoltre utile contro gastriti e bruciori di stomaco, asma e bronchite. In erboristeria viene usata per la preparazione di infusi. La liquirizia è utilizzata dall'industria dolciaria, per la produzione di caramelle e gomme da masticare, dall'industria liquoristica, per la produzione di liquori aromatizzati alla liquirizia o come componente, e in pasticceria. La liquirizia è talvolta utilizzate nel processo di fabbricazione della birra e usata come additivo; è inoltre impiegata nell'industria della lavorazione del tabacco, sia in quello da fumare, sia in quello da fiuto. La parte legnosa della pianta non è interessante solo per fini alimentari o farmaceutici. Gli estratti dei principi attivi della liquirizia sono utilizzati anche per la produzione di pannelli isolanti, per la preparazione del terreno in funghicultura, per coprire il terreno al pari della torba, e addirittura se ne fa uso nel processo di preparazione di prodotti antincendio. La liquirizia, come gia detto, è controindicata alle persone che soffrono di disturbi di ipertensione e nelle donne in stato di gravidanza, agli anziani, ai bambini e ai diabetici. La liquirizia va assunta saltuariamente: l'assunzione esagerata o l'abuso di liquirizia può provocare interazioni con farmaci in particolare con cortisonici, con chinidina e altri antiaritmici. Inoltre, la glicirrizina ha effetti collaterali sull'equilibrio dei sali minerali del corpo e un abuso di liquirizia può provocare ritenzione idrica, aumento della pressione, gonfiore al viso e alle caviglie, mal di testa e astenia. La liquirizia, oltre a essere utilizzata nell'industria alimentare, è impiegata anche nella preparazioni galeniche, come per esempio in alcuni lassativi di origine vegetale. Proprio per questo motivo, in molti casi la liquirizia viene assunta per lunghi periodi proprio perché si tratta di erbe. In realtà è bene prestare attenzione alla quantità e all'arco di tempo in cui la liquirizia viene assunta. È importante fare attenzione a non superare il dosaggio di mezzo grammo di glicirrizina al giorno. È bene ricordare che la liquirizia va assunta saltuariamente, da persone sane, dai 7-8 anni fino ai 45-50 senza grandi problemi, ricordando sempre di non esagerare o abusare nell'uso.
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AquavitaeRassegna di grappe, distillati e acqueviti |
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I punteggi delle acqueviti sono espressi secondo il metodo di valutazione di DiWineTaste. Fare riferimento alla legenda dei punteggi nella rubrica "I Vini del Mese" |
Grappa di Grechetto |
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Terre De' Trinci (Italia) | |
(Distillatore: Distillerie Bonollo) | |
Materia prima: Vinaccia di Grechetto | |
Prezzo: € 12,90 - 70cl | Punteggio: |
Alla vista si presenta incolore, limpida e cristallina. Al naso esprime aromi intensi, puliti e gradevoli di mela, ginestra, pera e nocciola con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con evidente pungenza dell'alcol, buona nota dolce e equilibrata, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di mela, pera e nocciola. Questa grappa è distillata con alambicco discontinuo a vapore in caldaie di rame. Alcol 42°. |
Grappa di Sagrantino |
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Terre De' Trinci (Italia) | |
(Distillatore: Distillerie Bonollo) | |
Materia prima: Vinaccia di Grechetto | |
Prezzo: € 14,00 - 70cl | Punteggio: |
Questa grappa si presenta incolore, limpida e cristallina. Al naso esprime aromi intensi, puliti e gradevoli di prugna, mora, liquirizia e violetta con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con evidente pungenza dell'alcol che tende a dissolversi rapidamente, buona nota dolce equilibrata, buona morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di prugna e liquirizia. Questa grappa è distillata con alambicco discontinuo a vapore in caldaie di rame. Alcol 42°. |
Acquavite di Mele dell'Etna 2000 |
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Giovi (Italia) | |
Materia prima: Mele dell'Etna | |
Prezzo: € 35,80 - 50cl | Punteggio: |
Questa acquavite si presenta incolore, limpida e cristallina. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati di mela, mandorla, biancospino e ginestra con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con pungenza dell'alcol che tende a dissolversi rapidamente, leggera nota dolce seguita da un piacevole gusto amaro, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di mela e mandorla. Questa acquavite è distillata con alambicco discontinuo a bagnomaria. Alcol 45°. |
Grappa di Moscato di Pantelleria 2003 |
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Giovi (Italia) | |
Materia prima: Vinaccia di Zibibbo | |
Prezzo: € 16,30 - 50cl | Punteggio: |
Questa grappa è incolore, limpida e cristallina. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati di uva, pesca, albicocca, miele, lavanda, canditi, pera e ginestra con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con pungenza dell'alcol equilibrata e che tende a dissolversi rapidamente, piacevole e bilanciata nota dolce, buona morbidezza, piacevole. Il finale è molto persistente con ricordi di uva, albicocca, canditi e miele. Una grappa ben fatta.Questa grappa è prodotta con alambicco discontinuo a bagnomaria. Alcol 42°. |
Bierbrand Distillato di Birra Theresianer |
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Theresianer (Italia) | |
(Distillatore: Capovilla) | |
Materia prima: Birra Theresianer | |
Prezzo: n.d. | Punteggio: |
Questo distillato è incolore, limpido e cristallino. Al naso esprime buona personalità con aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati di luppolo, malto, lampone, banana e glicine con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con pungenza dell'alcol che tende a dissolversi rapidamente, piacevole nota dolce seguita da una bilanciata nota amara, piacevole. Il finale è molto persistente con ricordi di banana e luppolo. Questo distillato è prodotto con alambicco a bagnomaria. Alcol 41°. |
Grappa di Enantio della Valdadige 2003 |
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Fratelli Brunello (Italia) | |
Materia prima: Vinaccia di Enantio | |
Prezzo: € 24,00 - 50cl | Punteggio: |
Alla vista si presenta incolore, limpida e cristallina. Al naso esprime aromi intensi, puliti e gradevoli di banana, camomilla, ananas, mandorla, pera e ginestra con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con pungenza dell'alcol equilibrata e che tende a dissolversi rapidamente, piacevole ed equilibrata nota dolce, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di banana, pera e camomilla. Questa grappa è prodotta con alambicco discontinuo a caldaiette a vapore. Alcol 44°. |
Grappa di Amarone della Valpolicella 1999 |
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Fratelli Brunello (Italia) | |
Materia prima: Vinaccia di Amarone (Corvina, Corvinone, Rondinella) | |
Prezzo: € 22,00 - 50cl | Punteggio: |
Questa grappa di Amarone è incolore, limpida e cristallina. Al naso esprime buona personalità con aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati di amarena, prugna, mora, nocciola, liquirizia, viola appassita e un lieve accenno di affumicato con pungenza dell'alcol quasi impercettibile. In bocca è intensa con pungenza dell'alcol bilanciata e che tende a dissolversi rapidamente, buona e bilanciata nota dolce, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di prugna, liquirizia e nocciola. Una grappa ben fatta prodotta con alambicco discontinuo a caldaiette a vapore. Alcol 40°. |
Wine Parade |
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I 15 migliori vini secondo i lettori di DiWineTaste. Per esprimere le vostre preferenze comunicate i vostri tre migliori vini al nostro indirizzo di posta elettronica oppure compilare il modulo disponibile nel nostro sito. |
Posizione | Vino, Produttore | |
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1 | Riesling Cuvée Frédéric Emile 1999, Maison Trimbach (Francia) | |
2 | Chablis Grand Cru Les Clos 2002, Domaine Billaud-Simon (Francia) | |
3 | Harmonium 2001, Firriato (Italia) | |
4 | Jerez Fino Tio Pepe, Gonzalez Byass (Spagna) | |
5 | Montepulciano d'Abruzzo Villa Gemma 1999, Masciarelli (Italia) | |
6 | Moscato d'Asti 2003, Vignaioli di S. Stefano (Italia) | |
7 | Pinot Noir Napa 2002, Clos du Val (USA) | |
8 | Palazzo della Torre 2000, Allegrini (Italia) | |
9 | Montepulciano d'Abruzzo Riparosso 2001, Illuminati (Italia) | |
10 | Turriga 1998, Argiolas (Italia) | |
11 | Edizione Cinque Autoctoni 2001, Farnese (Italia) | |
12 | Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi 1999, Tedeschi (Italia) | |
13 | Aglianico del Vulture La Firma 2002, Cantine del Notaio (Italia) | |
14 | Amarone della Valpolicella Classico 1998, Santa Sofia (Italia) | |
15 | Riesling Spätlese Nierstein Brudersberg 2003, Weingut Freiherr Heyl Herrnsheim (Germania) |
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I Sondaggi di DiWineTaste
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