![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
|
Contrasti di Moscato d'Asti e Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra DryDue delle bollicine più celebri dell'enologia italiana, fra le più vendute e conosciute nel mondo, a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese. |
Il mondo degli spumanti è affascinante e ricco di emozioni, non solo per la reputazione che questi vini sono stati capaci di guadagnare, soprattutto quelli prodotti con il metodo della rifermentazione in bottiglia. Tuttavia è anche vero l'esatto contrario, quando si considera la vasta produzione di bollicine che si può semplicemente definire insignificante. La stessa considerazione – evidentemente – può essere fatta per qualunque stile e tipo di vino, tuttavia nel mondo degli spumanti questa estrema dicotomia sembra essere più frequente rispetto ad altre produzioni. Questo è probabilmente dovuto anche ai diversi metodi generalmente impiegati per la produzione degli spumanti, ognuno capace di esprimersi meglio con determinare varietà di uva, mentre con altre si ottengono risultati decisamente mediocri. A questo si deve inoltre aggiungere che i vini spumanti, per potere esprimere livelli di alta qualità, necessitano di una competenza tecnica enologica decisamente elevata, probabilmente più scrupolosa e complessa rispetto ad altri stili vini. L'Italia, da nord a sud, vanta una produzione di vini spumanti ampia e varia, con denominazioni che oggi rappresentano primari riferimenti a livello mondiale. Fra i tanti vini spumanti prodotti in Italia, uno dei più celebri e celebrati è certamente il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore, uno dei primari successi commerciali dell'enologia italiana, conosciuto in tutto il mondo. Un altro successo commerciale è certamente rappresentato dal Moscato d'Asti – appartenente alla denominazione Asti – vino che, dal punto di vista tecnico, non è considerato un vino spumante – si tratta, infatti, di un vino parzialmente fermentato – nonostante sia caratterizzato da effervescenza e bollicine. Questi sono i vini che verseremo nei calici della degustazione per contrasto di questo mese e, nonostante non appartengano esattamente allo stesso stile, entrambi sono caratterizzati da effervescenza. Le uve utilizzate per la loro produzione sono notoriamente diverse: il Glera per il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore, il Moscato Bianco per il Moscato d'Asti.
|
Fra i nomi più famosi del vino italiano nel mondo, il Moscato d'Asti occupa certamente una posizione di rilievo, condiviso con lo stile spumante – entrambi appartenenti alla denominazione Asti o Asti Spumante – sicuramente lo stile più celebre della zona. A tale proposito, si deve infatti osservare che il territorio di produzione dell'Asti è riconosciuto a Denominazione d'Origine Controllata e Garantita, DOCG, il quale disciplinare prevede diversi stili e, fra questi, il Moscato d'Asti. I vini di questa denominazione sono prodotti con il Moscato Bianco, varietà principe fra quelle propriamente definite aromatiche, prevedendo stili Moscato d'Asti, spumante – sia metodo Martinotti sia Classico – oltre a vini ottenuti con uve da vendemmia tardiva. Per quanto concerne la composizione, il disciplinare di produzione prevede l'impiego di Moscato Bianco per almeno il 97%, con l'eventuale restante quota di uve bianche aromatiche ammesse nella regione Piemonte. A tale proposito, si deve osservare che la maggioranza dei vini prodotti della denominazione – se non la totalità – è prodotta unicamente con Moscato Bianco. Il metodo produttivo del Moscato d'Asti e dello stile spumante non metodo classico, prevede l'impiego dell'autoclave, un sistema ideato e brevettato da Federico Martinotti nel 1895 – ulteriormente sviluppato nel 1921 – quando ricopriva il ruolo di direttore della Regia Stazione Enologica di Asti. Nel caso specifico del Moscato d'Asti, la fermentazione del mosto è svolta all'interno dell'autoclave, bloccandola opportunamente così da ottenere un vino frizzante parzialmente fermentato e caratterizzato da spiccata dolcezza, moderata effervescenza e basso grado alcolico. In accordo al disciplinare di produzione, il Moscato d'Asti deve infatti avere un titolo alcolico svolto fra 4,50 e 6,50% e una sovrapressione in bottiglia non superiore a 2,5 atmosfere. Questo processo, inoltre, restituisce un vino decisamente dolce, proprio a causa degli zuccheri residui non fermentati. La bottiglia del Moscato d'Asti, infine, non deve essere sigillata con un tappo a fungo e gabbietta, caratteristica che lo rende immediatamente riconoscibile dagli stili spumante.
|
Il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco, vino tra i più famosi e celebri dell'enologia italiana nel mondo, è inoltre una delle primarie espressioni della vasta produzione del Veneto, nello specifico, della provincia di Treviso. Vino che non necessita di particolari presentazioni, il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco è inoltre riconosciuto dal sistema di qualità italiano come Denominazione d'Origine Controllata e Garantita, DOCG. In accordo al suo disciplinare di produzione, il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco è prodotto principalmente con l'uva Glera – un tempo conosciuta come Prosecco – oltre a un massimo del 15% delle varietà Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga. Si tratta di un vino spumante ottenuto dalla fermentazione in autoclave, utilizzando il metodo perfezionato nella Scuola Enologica di Conegliano dal prof. Tullio De Rosa e basato sul metodo Martinotti, così da adattarlo alle caratteristiche dell'uva Glera con lo scopo di esaltarne i suoi profumi. A tale proposito, si deve ricordare l'importante attività di sperimentazione condotta da Antonio Carpenè e che si può considerare come l'evento fondante della pratica della spumantizzazione in questo territorio. Il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore – cioè il vino che prendiamo in esame nella nostra degustazione per contrasto – è oggi prodotto nelle tipologie da Extra Brut a Demi-Sec, in accordo alla quantità di zuccheri residui. Sebbene le tipologie più secche – come Extra Brut e Brut – stiano progressivamente guadagnando l'interesse di produttori e consumatori, la tipologia Extra Dry è di fatto quella maggiormente prodotta e identificativa di questo vino, decisamente la più famosa e caratteristica. In accordo al disciplinare di produzione, il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore deve avere un titolo alcolico minimo dell'11%. Infine, nonostante il disciplinare di produzione permetta l'uso di altre varietà, il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco è nella maggioranza dei casi prodotto unicamente con l'uva Glera.
|
Il reperimento delle bottiglie che verseremo nei calici della nostra degustazione per contrasto è decisamente facile. Grazie alla notevole produzione e diffusione, sia il Moscato d'Asti sia il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore sono sempre presenti negli scaffali di qualunque negozio o esercizio che vende o serve vino. Per quanto riguarda il Moscato d'Asti, ci assicureremo che si tratti effettivamente di questo stile, facilmente riconoscibile dalla presenza dello stesso tipo di tappo di sughero normalmente utilizzato per i vini fermi, pertanto non va confuso con l'Asti Spumante, la quale bottiglia è sigillata con il tappo a fungo e gabbietta. Per quanto riguarda il Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore, faremo attenzione sia allo stile sia alle uve utilizzate per la sua produzione. Ci assicureremo, quindi, che si tratti dello stile Extra-Dry e prodotto esclusivamente con l'uva Glera. Sceglieremo inoltre, per entrambi i vini, bottiglie appartenenti all'annata più recente e che verseremo nei rispettivi calici da degustazione alla temperatura di 10 °C. Possiamo ora iniziare la nostra degustazione per contrasto e versare Moscato d'Asti e Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry nei rispettivi calici. Inizieremo con la valutazione dell'aspetto del Moscato d'Asti e, mantenendo il calice in posizione verticale, osserveremo lo sviluppo delle bollicine. Si osserva un movimento che, dal basso del calice, si sviluppa verso l'alto, con bollicine numerose e piuttosto fini. Il colore del Moscato d'Asti, osservato inclinando in calice sopra una superficie bianca, rivela giallo verdolino brillante e, osservando il vino verso l'apertura del calice, una sfumatura dello stesso colore. Passiamo ora alla valutazione dell'aspetto del Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry e, mantenendo il calice in posizione verticale, notiamo uno sviluppo di bollicine molto fini e numerose. Il colore del vino veneto – osservazione fatta con il calice inclinato sopra la superficie bianca – rivela giallo verdolino brillante e intenso, così come giallo paglierino chiaro, con una sfumatura dello stesso colore. I profili olfattivi di Moscato Bianco e Glera sono decisamente diversi, tuttavia, in conseguenza della vinificazione in autoclave e utilizzata per entrambi i vini, si possono talvolta rilevare alcune analogie olfattive. A differenza del Glera, il Moscato Bianco è una varietà propriamente aromatica, qualità che identifica in modo inequivocabile i suoi vini, compreso il Moscato d'Asti. In questo vino, pertanto, il profumo del succo d'uva sarà sempre presente e con elevata intensità, qualità che è invece assente nel Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry. Fra le qualità olfattive che caratterizzano il Glera, si riconoscono nettamente pera, mela, mela verde e il glicine, oltre a sensazioni di pesca, ananas, mandarino e kiwi. Il mondo dei fiori, oltre al glicine, è inoltre espresso da ginestra, biancospino, camomilla e, talvolta, acacia. Il moscato bianco, oltre al già citato profumo del succo d'uva, si riconosce, fra i tanti, per i profumi di pesca, pera, litchi e albicocca. Anche il mondo dei fiori è riccamente espresso nel Moscato Bianco, in modo particolare da ginestra e rosa bianca, spesso seguite da acacia e lavanda. Inoltre, nel Moscato Bianco si percepisce spesso il piacevole profumo della salvia così come altre erbe aromatiche. Riprendiamo la nostra degustazione per contrasto e procediamo con l'analisi dei profili olfattivi di Moscato d'Asti e Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry, iniziando – come nella fase precedente – dal vino piemontese. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza rotearlo, provvediamo alla prima olfazione così da valutare l'apertura del vino, cioè i suoi profumi primari e identificativi. Dal naso percepiamo, intenso e netto, il piacevole profumo del succo d'uva, qualità primaria e identificativa del Moscato Bianco. Roteiamo ora il calice e procediamo con la seconda olfazione: il profilo olfattivo del Moscato d'Asti si completa, fra gli altri, con pesca, pera, litchi, mela verde, rosa bianca, ginestra e salvia. Passiamo ora alla valutazione dell'apertura del Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry, quindi, con il calice in posizione verticale e senza rotearlo, procediamo con la prima olfazione. Il vino veneto si fa riconoscere con i profumi di pera, mela e glicine, quest'ultimo fortemente identificativo in questi vini. Dopo avere roteato il calice e provveduto alla seconda olfazione, il profilo del vino si completa con pesca, ananas, mandarino, susina e kiwi, oltre a ginestra, biancospino e, spesso, acacia. Passiamo ora alla valutazione dei profili gustativi dei vini della nostra degustazione per contrasto, iniziando, anche in questo caso, dal Moscato d'Asti. Prendiamo un sorso del profumatissimo vino del Piemonte così da valutare il suo attacco. In bocca si percepisce subito la spiccata dolcezza – si tratta, infatti, di mosto parzialmente fermentato, quindi con cospicua quantità di zuccheri residui – subito messa in perfetto equilibrio sia dalla piacevole freschezza dell'acidità, sia dall'effervescenza, entrambe ben percettibili. Il ruolo dell'alcol risulta essere invece trascurabile e la sua tipica sensazione pseudo-calorica in bocca è praticamente impercettibile. Domina, su tutti, l'intenso sapore del succo d'uva, seguito da piacevoli sapori di pesca, pera e litchi. Passiamo ora alla valutazione dell'attacco del Conegliano Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry. In bocca si percepiscono immediatamente la piacevole effervescenza – più intensa rispetto al Moscato d'Asti – e la freschezza prodotta dall'acidità, alle quali si aggiunge una piacevole dolcezza, sebbene molto più debole rispetto al Moscato d'Asti. L'equilibrio, in questo caso, è ottenuto dall'alcol che qui è evidentemente percettibile. In bocca, inoltre, percepiamo i sapori di pera, mela, pesca e ananas. Per entrambi i vini, la struttura risulta essere modesta. Siamo giunti alla fase conclusiva della degustazione per contrasto di questo mese, procediamo pertanto con la valutazione delle sensazioni finali che i vini lasciano in bocca dopo la deglutizione, compresa la cosiddetta persistenza gusto-olfattiva. Il finale del Moscato d'Asti è decisamente persistente, lasciando in bocca una piacevole dolcezza ben equilibrata dall'acidità, oltre al prorompente sapore del succo d'uva unito a pesca, pera e litchi. La sensazione di struttura è decisamente debole così come quello dell'alcol. Il finale del Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry è persistente lasciando in bocca – rispetto al vino precedente – una sensazione di struttura maggiore con l'effetto pseudo-calorico dell'alcol percettibile, sebbene non intenso. In bocca si percepisce inoltre la piacevole freschezza conferita dall'acidità, oltre ai sapori intensi di pera, mela e pesca, inclusa una piacevole sensazione di dolcezza. Prima di concludere la nostra degustazione, procediamo con l'ultima olfazione dei due calici, prima il Moscato d'Asti e poi il Valdobbiadene - Prosecco Spumante Superiore Extra Dry. Le differenze sono sostanziali ed evidenti, mettendo ancora in chiaro risalto le qualità aromatiche primarie del Moscato d'Asti rispetto al Glera.
|
I Vini del Mese |
|
Legenda dei punteggi![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
![]() |
|
Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Crisio 2021 |
|
CasalFarneto (Marche, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 22,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Rosso Piceno Luigiprimo 2021 |
|
CasalFarneto (Marche, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 30,50 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Cavalcaonte 2023 |
|
Fattoria Ca' Rossa (Emilia-Romagna, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 20,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
1935 Ultima 2022 |
|
Fattoria Ca' Rossa (Emilia-Romagna, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 28,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Sicilia Nero d'Avola Nearì 2023 |
|
Alagna (Sicilia, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 7,50 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Marsala Superiore S.O.M. Baglio Baiata |
|
Alagna (Sicilia, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 12,50 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Rosso Piceno Villa Bucci 2020 |
|
Villa Bucci (Marche, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 35,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Villa Bucci 2021 |
|
Villa Bucci (Marche, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 67,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
|
||||||||
I Sondaggi di DiWineTaste
|
| |||||||
Informativa sulla Riservatezza |
Copyright © 2002-2025 Antonello Biancalana, DiWineTaste - Tutti i diritti riservati |
Tutti i diritti riservati in accordo alle convenzioni internazionali sul copyright e sul diritto d'autore. Nessuna parte di questa pubblicazione e di questo sito WEB
può essere riprodotta o utilizzata in qualsiasi forma e in nessun modo, elettronico o meccanico, senza il consenso scritto di DiWineTaste. |