Una stupenda serata dedicata ai vini del vulcano di una delle più interessanti regioni vinicole d'Italia - la Basilicata - espressa nella grandezza dei vini prodotti dalla Carbone Vini di Melfi - in provincia di Potenza - nel pieno territorio del Vulture. Alla serata ha partecipato Sara Carbone - titolare dell'azienda, gestita insieme al fratello Luca - che ha raccontato ai partecipanti le caratteristiche del suo territorio, l'influsso del Vulture nella viticoltura e nei vini, oltre alle uve Fiano e Aglianico. L'evento si è particolarmente concentrato sul grande rosso della Basilicata, un'occasione unica nella quale è stato possibile comprendere da vicino le caratteristiche di quest'uva nell'espressione di tre eccellenti vini. Non solo Aglianico ma anche Fiano. Ed è proprio con un vino prodotto con questa uva che inizia l'evento - unico bianco prodotto da Carbone Vini - eccellente espressione del Fiano che si arricchisce della tipica mineralità del terreno del Vulture, vino di piena struttura ed eleganza nel quale si esprimono i tipici aromi del Fiano, così come sensazioni decisamente più complesse. È comunque l'Aglianico il protagonista di questo evento, prodotto da Carbone Vini in tre diversi e interessanti stili. Il primo ad essere degustato è l'Aglianico del Vulture Terra dei Fuochi 2009, vinificato unicamente in vasche d'acciaio, vino che consente di percepire chiaramente la tipica freschezza dell'Aglianico, ancor più evidente dalla modesta astringenza espressa da questo vino. Si procede quindi con l'Aglianico del Vulture 400 Some 2007, maturato sia in barrique sia in botte, vino pieno e robusto, nel quale si esprime chiaramente la tipica potenza dei caratteri primari della grande rossa di Basilicata: acidità e astringenza. La rassegna dedicata alla conoscenza dell'Aglianico, si conclude con il vino bandiera di Carbone Vini, esempio di mirabile equilibrio, potenza ed eleganza - Aglianico del Vulture Stupor Mundi 2007 - premiato dalla commissione di DiWineTaste con i cinque diamanti. Maturato in botte, questo vino prodotto da uve provenienti dal vigneto più vecchio della cantina - 40 anni - regala la pienezza del territorio e dell'Aglianico, unito a una straordinaria complessità, sia al naso, sia in bocca. Un grande vino che ha riscosso il massimo apprezzamento da parte dei partecipanti all'evento. Le degustazioni dei vini sono state condotte da Antonello Biancalana - che, in questa occasione, ha festeggiato l'uscita del numero 100 di DiWineTaste - curando, come di consueto, l'ideazione dei piatti proposti in abbinamento e realizzati dalla brigata di cucina della Locanda dei Golosi guidata dallo chef Emiliani Buccolini.
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