Una serata dedicata a una delle uve bianche più interessanti d'Italia e da anni alla ribalta nello scenario dell'enologia della Campania: il Fiano. Un evento particolare dedicato ai vini di Lunarossa, guidata con competenza e passione da Mario Mazzitelli, titolare ed enologo della cantina di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. Lunarossa si è fatta principalmente notare per un vino in particolare, il Quartara, prodotto con il Fiano e fermentato con le bucce in anfore di terracotta. All'evento ha preso parte Mario Mazzitelli, il quale ha raccontato ai partecipanti il territorio e le uve protagoniste dei suoi vini che comprendono, inoltre, Aglianico, Falanghina, Merlot e Cabernet Sauvignon. Si comincia con il primo dei vini bianchi, una piacevole introduzione al Fiano, grande protagonista della serata: Costacielo Bianco 2011, vino nel quale si unisce, in parti uguali, la Falanghina, altra gloria dell'enologia campana, vinificato interamente in vasche d'acciaio. Sempre della linea Costacielo, l'evento prosegue con il rosato prodotto da Lunarossa, nel quale si incontrano le uve Merlot e Cabernet Sauvignon, con parziale maturazione in botte: vino piacevole, in buon equilibrio fra freschezza e morbidezza. Si arriva quindi alla degustazione del Quartara, per l'occasione presentato in due annate: 2009 e 2008. Vino di notevole struttura e complessità sensoriale, è stato certamente il vino a riscuotere il maggiore apprezzamento fra i partecipanti all'evento. Il primo ad essere degustato è il 2009, un vino che mostra una sorprendente freschezza e una spiccata personalità. Si prosegue con il primo dei vini rossi, Rossomarea 2007, prodotto con Aglianico e una piccola parte di Merlot, maturato in botte: vino di grande piacevolezza nel quale è possibile cogliere i caratteri dominanti di entrambe le uve. Il secondo rosso della serata, Borgomastro 2007, prodotto con Aglianico in purezza, mostra tutta la potenza della celebre uva rossa, vino di grande struttura ed eleganza, splendida espressione dell'Aglianico prodotto in questo territorio. L'evento si conclude con il Quartara 2008, come la precedente annata, vino che mostra una freschezza ancora viva e una struttura imponente, soprattutto, una spiccata personalità e un futuro ancora lungo davanti a sé, proprio come l'annata 2009.
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